lunedì 22 luglio 2019
Scoperta e smantellata una rete di cyber-spionaggio. Le persona arrestate, ha detto il funzionario, «lavoravano come consulenti o fornitori in centri sensibili e vitali». Già emesse alcune condanne
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Dopo il sequestro della petroliera britannica, la tensione nel Golfo Persico non accenna a calare. Anzi: «Diciassette spie addestrate dalla Cia sono state identificate e arrestate in Iran”. Lo rende noto “Farsnews” citando il direttore generale del dipartimento di controspionaggio del ministero dell'Intelligence. Nei confronti degli arrestati sono già state emesse alcune condanne a morte. L'accusa è di avere spiato centri sensibili nel Paese. Farsnews, che è vicina ai Pasdaran, definisce l'arresto il secondo colpo dell'intelligence iraniana alla Cia.
Parlando in conferenza stampa, il funzionario, che non ha rivelato il suo nome, ha dichiarato che la notizia degli arresti è legata ai rapporti del ministero dell'intelligence del 18 giugno, sulla scoperta e lo smantellamento di una rete di cyber-spionaggio. Le persona arrestate, ha detto il funzionario, "lavoravano come consulenti o fornitori in centri sensibili e vitali come organizzazioni economiche, nucleari, militari e cyber-correlate". Le 17 spie avrebbero agito separatamente e non avrebbero avuto alcun legame tra loro, in quanto la Cia avrebbe assegnato a ciascuno degli agenti un sito esclusivo e separato.
L'Iran aveva annunciato ad aprile di avere identificato un gruppo di 290 agenti della Cia attivi in tutto il mondo e aveva informato della questione alcuni governi, che hanno scambi di informazioni con l'Iran.
Continua operò anche lo scontro verbale. "Le misure degli Usa" contro l'Iran "sono terrorismo economico. Puro e semplice. Non c'è alcuna ambiguità su questo. Cercate la parola terrorismo. Il terrorismo è l'utilizzo illegale della violenza e dell'intimidazione, specialmente contro i civili, per perseguire scopi politici. Ecco la definizione di terrorismo di Google".

Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif intervenendo al vertice dei Paesi non allineati a Caracas, in Venezuela. "Smettete di usare la parola sanzioni. Le sanzioni servono a far rispettare le leggi. Sono sostenute dal diritto, mentre le misure degli Usa sono terrorismo economico" e "noi non negoziamo con i terroristi", ha aggiunto Zarif, in un video del discorso pubblicato sul suo profilo Twitter.

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