mercoledì 9 novembre 2011
L'appello lanciato dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha commentato il rapporto dell'Aiea. Tutti dovrebbero chiedersi come mai Israele "non ammetta gli ispettori dell'Aiea nei suoi siti e non rispetti i regolamenti internazionali", ha ribattutto il capo della magistratura iraniana, Sadeq Larijani. E Mentre dall'Ue si levano richieste di sanzioni, Mosca parla di una vicenda che ricorda le inesistenti armi di distruzione di massa di Saddam...
COMMENTA E CONDIVIDI
Il mondo deve impedire che l'Iran costruisca armi nucleari. È l'appello lanciato dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha rotto il silenzio e ha commentato così il rapporto dell'Aiea, in cui si indicano "indizi convergenti" che danno Teheran vicina alla costruzione di ordigni atomici. Il presidente Mahmoud Ahmadinejad, ha avvertito che il suo Paese "non arretrerà di un millimetro lungo la strada che ha intrapreso" in campo nucleare. "Non abbiamo bisogno dell'atomica", ha ribadito, accusando l'Aiea di aver perso "dignità" per assecondare le pressioni Usa. Ahmadinejad ha definito "difettose" le informazioni fornite da Washington su cui si basa il rapporto dell'Aiea. Dal ministero degli Esteri arriva invece un'apertura. "Restiamo pronti ad impegnarci in colloqui fruttuosi e positivi" con i poteri del mondo, ma solo in un "clima di rispetto", recita una nota. La Francia ha fatto sapere di essere pronta ad adottare "sanzioni senza precedenti" se Teheran non cambierà rotta. "Le affermazioni dell'Iran secondo cui il suo programma nucleare ha scopi esclusivamente pacifici sono totalmente screditate da questo rapporto", ha osservato il ministro degli Esteri britannico William Hague, aggiungendo che se Teheran rifiuterà di impegnarsi in negoziati seri sul suo programma nucleare, noi "dobbiamo continuare ad accrescere la pressione e considerare con i nostri partner il varo di ulteriori misure". Sarebbe, eventualmente, la quarta tornata di sanzioni contro il regime.Per l'Italia, Franco Frattini, ha affermato che è "necessario e urgente" che l'Iran fornisca "un dettagliato riscontro" per "dissipare" le preoccupazioni destate dal rapporto dell'Aiea. Il ministro ha osservato come i contenuti del rapporto "non possono che alimentare forti preoccupazioni sulla reale natura del programma nucleare iraniano".La Cina intanto ha invitato l'Iran a mostrare "flessibilità e sincerità". Il ministero degli Esteri di Pechino, Hong Lei, ha sottolineato che il documento è ancora allo studio degli esperti ma ha comunque auspicato una "cooperazione seria" da parte dell'Iran. Hong ha però esortato l'Aiea ad essere "giusta ed obiettiva".FONTI GOVERNATIVE ISRAELIANE CONTRO EL BARADEI: HA COPERTO TEHERANIl rapporto dell'Aiea sull'Iran ha provocato fortissime critiche del governo israeliano nei confronti dell'ex direttore generale dell'Aiea, Mohammed el Baradei. Secondo il quotidiano "Jediot Achronot" fonti governative considerano che il funzionario egiziano abbia coperto l'Iran per anni: "È stato tutto il tempo occupato ad occultare e nascondere, secondo la sua volontà" (dell'Iran). "Ha causato un danno orribile consentendo all'Iran di ingannare tutto il mondo e guadagnare tempo", ha commentato un alto rappresentante governativo a Gerusalemme, citato dal quotidiano che non lo identifica. "Passerà alla storia come l'uomo che ha aiutato l'Iran ad avere la bomba atomica", ha aggiunto. Insinuazioni a cui El Baradei ha commentato a stretto giro di posta definendole "menzogne".TEHERAN: ISRAELE FUORI DA REGOLAMENTI INTERNAZIONALI E NON AMMETTE ISPETTORI AIEA NEI SUOI SITITutti dovrebbero chiedersi come mai Israele "non ammetta gli ispettori dell'Aiea nei suoi siti e non rispetti i regolamenti internazionali", mentre l'Iran "viene tenuto sotto pressione" e gli ispettori della stessa Agenzia hanno praticamente "messo su casa" nel Paese. Lo sottolinea il capo della magistratura iraniana, Sadeq Larijani, intervenendo nel dibattito politico acceso dall'uscita del nuovo rapporto sul programma nucleare dell'Aiea e chiamando appunto in causa Israele per il suo presunto arsenale atomico. Nel dibattito intervengono vari parlamentari, fra cui il presidente della commissione per la sicurezza nazionale, Kazem Jalali, il quale, riporta l'Isna, accusa l'Aiea di essersi fatta "ordinare" il rapporto da alcune potenze e di aver deviato rispetto ai suoi obiettivi. "Amano ha fatto perdere la faccia all'Aiea", sottolinea il deputato Parviz Sarvari, mentre toni più bellicosi vengono usati da una donna parlamentare, Fatemeh Alia, secondo cui le strade di Tel Aviv diventeranno, in caso di un attacco israeliano all'Iran, "il bersaglio dei nostri missili". A riferire le sue parole è la Fars, che cita anche Mohammad Hossein Farhangi, del comitato di presidenza del Majlis, secondo cui l'Iran sarebbe in grado di distruggere completamente Israele nel caso vi fosse un intervento militare contro Teheran.MOSCA: NEL RAPPORTO NULLA DI NUOVO, RICORDA FALSE ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA DI SADDAMNel rapporto diffuso  martedì dall'Aiea "non ci sono nuove fondamentali informazioni" sul programma nucleare iraniano. Lo sostiene il ministero degli Esteri russo, secondo cui il contenuto del rapporto non è altro che "un elenco di fatti noti". Anzi, il ministero rincara la dose, affermando che l'interpretazione del rapporto riporta alla mente i rapporti falsati dell'intelligence Usa sulle inesistenti armi di distruzione di massa di Saddam Hussein. Nel rapporto diffuso  martedì dall'Aiea "non ci sono nuove fondamentali informazioni" sul programma nucleare iraniano. Lo sostiene il ministero degli Esteri russo, secondo cui il contenuto del rapporto non è altro che "un elenco di fatti noti". Anzi, il ministero rincara la dose, affermando che l'interpretazione del rapporto riporta alla mente i rapporti falsati dell'intelligence Usa sulle inesistenti armi di distruzione di massa di Saddam Hussein.Tutti dovrebbero chiedersi come mai Israele "non ammetta gli ispettori dell'Aiea nei suoi siti e non rispetti i regolamenti internazionali", mentre l'Iran "viene tenuto sotto pressione" e gli ispettori della stessa Agenzia hanno praticamente "messo su casa" nel Paese. Lo sottolinea il capo della magistratura iraniana, Sadeq Larijani, intervenendo nel dibattito politico acceso dall'uscita del nuovo rapporto sul programma nucleare dell'Aiea e chiamando appunto in causa Israele per il suo presunto arsenale atomico.Nel dibattito intervengono vari parlamentari, fra cui il presidente della commissione per la sicurezza nazionale, Kazem Jalali, il quale, riporta l'Isna, accusa l'Aiea di essersi fatta "ordinare" il rapporto da alcune potenze e di aver deviato rispetto ai suoi obiettivi."Amano ha fatto perdere la faccia all'Aiea", sottolinea il deputato Parviz Sarvari, mentre toni più bellicosi vengono usati da una donna parlamentare, Fatemeh Alia, secondo cui le strade di Tel Aviv diventeranno, in caso di un attacco israeliano all'Iran, "il bersaglio dei nostri missili". A riferire le sue parole è la Fars, che cita anche Mohammad Hossein Farhangi, del comitato di presidenza del Majlis, secondo cui l'Iran sarebbe in grado di distruggere completamente Israele nel caso vi fosse un intervento militare contro Teheran.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: