giovedì 7 gennaio 2016
​L'Iran accusa i sauditi di avere preso di mira la propria rappresentanza in Yemen, dove la monarchia wahabita combatte i ribelli sciiti Houhti. Al bando i prodotti sauditi nella Repubblica islamica.
COMMENTA E CONDIVIDI
Si fa sempre più acuta la crisi tra Arabia Saudita e Iran, dopo l'esecuzione a Riad dell'imam sciita Nimr al-Nimr, oppositore del regime saudita, e il saccheggio che ne è seguito delle sedi diplomatiche saudite nella Repubblica islamica. Teheran ha accusato oggi l'aviazione saudita di avere bombardato "deliberatamente" la sua ambasciata a San'a, nello Yemen, facendo dei "feriti tra il personale" della missione iraniana. "L'atto intenzionale del governo saudita è stato una violazione delle convenzioni internazionali sulla protezione delle missioni diplomatiche in tutte le circostanze" ha tuonato il portavoce del ministro degli Esteri iraniano Hossein Jaber Ansari, avvertendo che Teheran "si riserva il diritto di proteggere i suoi interessi a questo riguardo". Da parte sua l'Arabia nega che i suoi aerei abbiano colpito la sede del'ambasciata iraniana nello Yemen, ma ammette raid "intensi" contro batterie missilistiche dei ribelli sciiti Houhti installate in sedi diplomatiche "abbandonate" nella capitale Sanaa. Il corrispondente dell'Associated Press a Sanaa riferisce che non ci sono segni visibili di danni sull'edificio. Alcuni residenti locali, citati dalla Bbc, hanno riferito di decine incursioni aeree della coalizione impegnata contro i ribelli sciiti Houthi sostenuti dallo Yemen.Da fine marzo l'Arabia Saudita guida una coalizione militare a sostegno delle forze governative che in Yemen si battono contro i ribelli Houthi, appoggiati dall'Iran. Negli ultimi giorni Teheran e Riad sono arrivati a uno scontro frontale dopo l'esecuzione del leader sciita Nimr al Nimr. Questa mattina l'Iran ha messo al bando tutti i prodotti sauditi o provenienti dall'Arabia saudita. "Il Consiglio dei ministri ha vietato l'ingresso di tutti i prodotti sauditi", si legge sul sito del governo iraniano, nel quale si conferma anche il divieto di pellegrinaggio minore alla Mecca "fino a nuovo ordine". Si allarga intanto il fronte dei Paesi che hanno deciso di interrompere le relazioni diplomatiche con Teheran. Dopo Arabia Saudita, Sudan, Bahrain, Qatar e Gibuti, anche la Somalia ha deciso di tagliare i rapporti con Teheran accusandolo di voler destabilizzare la sicurezza e l'unità del Paese. Lo riferisce la tv satellitare al-Arabiya.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: