mercoledì 14 novembre 2012
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​Tonio Borg alla fine della riunione fiume di tre ore appare stanco, ma soddisfatto. Circondato da europarlamentari che lo inondano di congratulazioni, accetta di rispondere, in perfetto italiano, a qualche domanda di “Avvenire”.Onorevole Borg, allora, come le è sembrata questa audizione?Sono state tre ore molto intense. Con domande molto interessanti, spesso anche molto stimolanti, alle quali spero di aver risposto in modo completo. Ma ero preparato, in queste tre settimane che hanno preceduto questa audizioni ho avuto il tempo di studiare a fondo i dossier di mia competenza. Anche se ce ne sono state alcune, lo dico sinceramente, meno piacevoli. Immagino si riferisca alle molte domande che ruotavano non intorno non ai dossier del portafoglio che sta per assumere, ma sulle sue convinzioni personali, sull’aborto, il divorzio, gli omosessuali. Se le aspettava?Certo che me le aspettavo. E devo dire che è stata l’occasione per difendere le mie opinioni di cattolico praticante. Opinioni che ovviamente non cambio, ma che non sono certo d’ostacolo alla mia attività di commissario, se sarò confermato.Insomma, essere un cattolico osservante non può essere un impedimento a rivestire una carica Ue...Esatto. Quello che ho detto e ridetto durante l’audizione, è che, pur restando, appunto, convinto dei principi legati al mio credo, non sarò un «commissario cattolico», ma un commissario europeo al servizio dell’intera Unione Europea, che si impegna a rispettare la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. Spero di esser stato capito.Si può dire che in gioco in questa audizione, e in generale sulla sua nomina, è il diritto di ogni cittadino nell’Ue di poter avere i propri convincimenti personali, quali che essi siano.Esatto. Ci mancherebbe che in questa Unione all’insegna della democrazia non ci fosse posto e rispetto per le convinzioni personali.Un pronostico: pensa di essere stato “promosso”?Non sta a me dirlo. Io mi sono impegnato al massimo. Spero di aver convinto gli eurodeputati, ma dovranno essere loro a decidere se confermarmi o no.
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