venerdì 21 giugno 2013
​È tragico il il bilancio delle eccezionali piogge scatenate dal monsone sull'India settentrionale e in particolare sullo Stato nord-occidentale dell'Uttarakhand. Numerosi cadaveri sono stati recuperati dalle squadre di soccorso tra le acque in piena dei fiumi o sotto gli strati di melma e detriti lasciati dagli smottamenti.
COMMENTA E CONDIVIDI
È di almeno 556 morti accertati il bilancio delle eccezionali piogge scatenate dal monsone sull'India settentrionale e in particolare sullo Stato nord-occidentale dell'Uttarakhand: lo ha dichiarato all'emittente tv Cnn-Ibn il capo del governo statale, Vijay Bahuguna, secondo cui numerosi cadaveri sono stati recuperati dalle squadre di soccorso tra le acque in piena dei fiumi o sotto gli strati di melma e detriti lasciati dagli smottamenti."Un disastro di questo tipo non era mai accaduto prima nella storia dell'Himalaya", ha aggiunto. Le stime delle fonti locali parlando di un bilancio ancora più pesante, con più di mille se non addirittura duemila morti.Al momento sono più di 50.000 le persone che, una settimana dopo l'inizio dell'emergenza, sono tuttora intrappolate tra le montagne martoriate da piogge e frane.La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che nell'Uttarakhand, detto anche lo 'Stato degli Deì per i numerosi templi e santuari induisti che lo costellano, è in pieno corso la stagione dei pellegrinaggi e molti fedeli sono stati così sorpresi in quota dal maltempo. Numerosi anche i turisti stranieri bloccati.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: