mercoledì 27 maggio 2020
Va oggi in discussione all'Assemblea legislativa il provvedimento che prevede fino a tre anni di carcere a chi dimostri durante l'esecuzione del canto patriottico
Proteste contro la legge sull'inno cinese: 240 gli arresti

Reuters

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Sale a 240 il totale degli arresti a Hong Kong per le proteste contro la legge sull'inno nazionale in discussione oggi al parlamento della città, 'Assemblea Legislativa. Circa sessanta persone sono state arrestate a Mong Kok, sulla penisola di Kowloon, dopo un primo bilancio di 180 arresti. Nel corso delle proteste la polizia ha usato pallini urticanti contro i manifestanti nel cuore di Hong Kong, mentre gli arresti sull'isola si sono concentrati nell'area di Causeway Bay, consueto punto di ritrovo dei manifestanti pro-democrazia. La polizia sta presidiando da ore le strade che conducono al palazzo dell'Assemblea Legislativa, per evitare altri disordini da parte dei manifestanti, in vista della seconda lettura della legge.

In base alla proposta di legge, chiunque insulti o si dimostri irrispettoso durante l'esecuzione della "Marcia dei Volontari", l'inno cinese, potrà andare
incontro a una multa fino a cinquantamila dollari di Hong Kong (6.387 euro), e a una pena fino a tre anni di carcere.

"Stiamo facendo qualcosa" ha fatto sapere Donald Trump interpellato sulla questione di Hong Kong. "Penso troverete tutto molto interessante, ma non ne parlerò oggi, lo farò nei prossimi due giorni", ha detto il presidente Usa in dichiarazioni riportate dalla Cnn. L'annuncio, ha poi aggiunto, arriverà "prima della fine della settimana". Intanto la Cina ha minacciato l'adozione di "contromisure necessarie" denunciando "interferenze di forze esterne". La posizione di Pechino è stata ribadita dal portavoce del ministero degli Esteri.

Intanto anche Taiwan ha manifestato preoccupazione per "qualche possibile azione militare" di Pechino per prendersi l'isola, che il governo cinese considera parte del proprio territorio. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Joseph Wu. Quello che la Cina sta cercando di fare, ha detto Wu, è "avere il pieno controllo di Hong Kong", con l'attesa approvazione della legge sulla sicurezza nazionale nell'ex colonia britannica, "e noi siamo anche preoccupati di una possibile azione militare contro Taiwan". Infine il governo di Taiwan ha deciso di avviare un programma per fornire assistenza alle persone di Hong Kong che arrivano sull'isola.

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