giovedì 3 giugno 2021
Succede in Uttar Pradesh. Un malore ha stroncato la giovane al momento dello scambio delle ghirlande. Le due famiglie, pur nella disperazione, si sono accordate per seguire un'antica tradizione
La sposa muore durante le nozze. Subentra la sorella

Ansa

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Succede in India: che una sposa muoia d’infarto noi diremmo “all’altare” e di lì a poco lo sposo si unisca in matrimonio con la sorella di lei. Si può reagire con incredulità, sdegno, condanna. Citare il Rigoletto di Verdi (“Questa o quella per me pari sono”) o uno slogan reso rock dai Queen (“The show must go on”). Oppure ci si può chiedere perché. Che sia una notizia è indubbio, tant’è vero che la riporta con evidenza il quotidiano britannico Daily Mail. E la notizia eccola.

India, stato dell’Uttar Pradesh, 2 giugno 2021. Si sta celebrando il matrimonio, con rito induista, fra Surabhi e Manoj Kumar. I due giovani si conoscono appena, ma hanno dato l’assenso all’unione. Nozze combinate, non forzate. Si fidano della scelta dei genitori, che nella mentalità indiana conoscono bene i propri figli e non potranno che scegliere il meglio per loro. E poiché in India si sposa non solo il partner quanto l’intera sua famiglia, andando spesso a vivere in grandi abitazioni su più piani, la scelta della parentela è importante quanto quella del futuro coniuge.

Individuati il prescelto/a, spesso attraverso veri e propri mediatori o mediante conoscenti, i quattro genitori organizzano un momento di incontro tra i due giovani. Può essere al tavolo di un ristorante, sotto l’occhio vigile dei familiari seduti a un altro tavolo.

Se quello previsto tra Surabhi e Manoj era un matrimonio tradizionale (non solo induista, vale anche per i giainisti), era nato così. E dopo non più di due o tre incontri fra i futuri sposi – mai da soli – erano cominciati i lunghi preparativi per una festa grandiosa e costosa, con centinaia e centinaia di invitati, destinata a protrarsi parecchi giorni. Con un dispendio difficilmente replicabile per la famiglia, in particolare per quella della sposa che fornisce la dote.

Dunque Surabhi e Manoj stanno per scambiarsi le ghirlande. E accade la tragedia. Che sia stata l’emozione o altro, non è dato sapere. Surabhi si accascia, non respira. Un infarto. Viene chiamato un medico, ma non può che constatare il decesso.

Le cronache raccontano della madre di Surabhi che urlava disperata e chiedeva di celebrare comunque le nozze. Sarebbe stata lei a proporre ai futuri consuoceri la figlia più giovane Nisha. Altri testimoni raccontano che le due famiglie, nel comune sconforto, si sono incontrate per capire cosa fare. E hanno concordato di ripristinare l'antica tradizione che prevedeva il matrimonio con la sorella della sposa in caso di morte di lei.

Quali siano state le reazioni, e le emozioni, di Nisha e di Manoj non è dato sapere. A quanto pare non si sono opposti. Dalla profonda tradizione indiana le nozze erano nate e a quella tradizione ci si è appellati per portarle avanti. Il cadavere della giovane defunta è stato conservato in una stanza e il rito funebre è avvenuto al termine della processione nuziale.

Sui social l'accaduto ha suscitato una ridda di reazione negative. Insensibilità, assurdità, crudeltà. I media indiani hanno anche ricordato la morte di un'altra sposa all'inizio dell'anno in Odisha, stroncata da un attacco di cuore durante il "bidaai", l'addio alla casa dei genitori. In quel caso la cerimonia era stata semplicemente annullata.

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