mercoledì 14 marzo 2012
​Tornano venerdì in Belgio le salme delle 28 vittime, tra cui 22 bambini belgi in gita scolastica, del drammatico schianto del pullman in un tunnel in Svizzera. Una giornata di lutto nazionale. Ancora 3 bimbi in coma. S'indaga sulle cause: malore, errore umano, guasto. Secondo alcuni sopravvissuti, l'autista stava inserendo un dvd.
"Tienili Tu". Pensiero giusto in questa ingiustizia di Davide Rondoni
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Torneranno venerdì in Belgio le salme dei 28 morti, tra cui 22 ragazzi, dell'incidente del pullman a Sierre, in Svizzera. Per tutta la giornata di giovedì una squadra di medici legali, insieme ai parenti, hanno proceduto all'identificazione dei corpi.Due voli speciali militari sono stati messi a disposizione dal governo belga che per venerdì ha deciso una giornata di lutto nazionale. Le campane di molte chiese suoneranno alle 11 in punto per un intero minuto e verrà osservato il silenzio.I bambini sopravvissuti, otto dei quali già di rientro in Belgio, hanno iniziato a raccontare le loro ipotesi dalle quale emerge che potrebbe essere un dvd all'origine della tragedia. Alcuni ragazzi hanno infatti raccontato a media svizzeri e belgi che l'autista "armeggiava" con un dvd, forse per inserirlo nel lettore, poco prima della collisione. La voce è stata smentita dalla compagnia di pullman, la Toptours, secondo cui si tratterebbe di ipotesi "infondate" dal momento che "è impossibile che qualsiasi ragazzo, vista la struttura dell'automezzo, abbia potuto vedere quello che faceva l'autista". La cabina si trova infatti al livello della strada mentre i passeggeri stanno più in alto.Secondo la stampa belga sarebbe stato il professore sul pullman a chiedere un dvd per distrarre i ragazzi. Ma l'ipotesi è stata smentita anche dalla polizia che in effetti non rileverebbe al momento un tale movimento dalle immagini video del tunnel.Mentre la polizia continua a indagare sulle tre ipotesi dell'errore umano, dell'improvviso malore del conducente e del guasto tecnico, giovedì le famiglie delle 22 piccole vittime hanno visitato il tunnel autostradale dove si è schiantato il pullman e dove è ancora vivo l'orrore nelle lamiere divelte dell'automezzo.Asserragliati in un albergo a Sion, a qualche chilometro dal luogo dell'incidente, i parenti sono stati completamente isolati da eventuali assalti di media e curiosi. Con loro un team di psicologi specializzati nel sostegno dei casi di identificazione delle vittime.La polizia ha anche presidiato l'aeroporto militare di Melsbroek dove sono continuati ad arrivare giornalisti e fotoreporter. I genitori sono stati visti lasciare l'hotel con in mano mazzi di fiori e biglietti, da mettere probabilmente sul luogo dell'incidente. Davanti alla sala funeraria di Sion si sono avvicendate auto con i vetri oscurati che trasportavano i familiari delle vittime per il drammatico momento del riconoscimento.Tre dei 24 bambini feriti e ricoverati nell'ospedale universitario di Vaud continuano a essere gravissimi. Gli altri stanno recuperando, in particolare 8 di loro sono stati dimessi e sono in viaggio verso il Belgio.
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