giovedì 22 agosto 2019
In aula in Kenya tre rapitori della volontaria milanese
<+DIDA50_SX>Silvia Romano,  23 anni,  la cooperante italiana,  di cui si sono perse le tracce dal 20 novembre 2018 dopo  il rapimento nel villaggio  di Chakama,  a 80 chilometri  da Malindi (Ansa)

<+DIDA50_SX>Silvia Romano, 23 anni, la cooperante italiana, di cui si sono perse le tracce dal 20 novembre 2018 dopo il rapimento nel villaggio di Chakama, a 80 chilometri da Malindi (Ansa)

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I processi che vedono alla sbarra i tre presunti componenti la banda che ha sequestrato Silvia Romano il 20 novembre 2018 nel villaggio di Chakama a 80 chilometri da Malindi, in Kenya, sono stati accorpati. La decisione è arrivata ieri dal giudice Julie Oseko, della Corte di Malindi, dove è comparso Ibrahim Adan Omar, arrestato nel mese di dicembre e trovato in possesso di un fucile mitragliatore e numerose munizioni. Omar si ritiene sia uno degli esecutori materiali del sequestro che non si è ancora concluso. Il giudice ha accolto, dunque, la richiesta di accorpamento del procuratore Alice Mathangani.

Tutto rinviato dunque al 30 agosto, quando riprenderà anche il giudizio per i due arrestati il giorno di Santo Stefano, Gababa Wario e Moses Luwali Chembe. Quest’ultimo è accusato di aver acquistato le motociclette servite per il rapimento e di essere stato il basista della banda. L’uomo, durante l’udienza del 30 luglio, è stato riconosciuto dal venditore delle moto che ha anche esibito, davanti alla Corte di Malindi, la ricevuta della vendita.

L’altro imputato – tutti e tre sono rei confessi – Gababa Wario, invece, non è stato riconosciuto dai testimoni. Nell’udienza dal 30 agosto, secondo quanto affermato dal portale degli italiani a Malindi, malindikenya.net, verranno ascoltati ben diciassette testimoni. La vicenda del rapimento di Silvia Romano, 23 anni, della quale non si sa più nulla da nove mesi – gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo – viaggia su due binari differenti.

Da una parte proseguono con un rinnovato slancio le indagini e le ricerche della giovane volontaria italiana, anche grazie alla collaborazione, diventata ora più fattiva, tra le autorità italiane, i carabinieri del Ros e i servizi, e quelle del Kenya. Dall’altra il processo ai tre componenti della banda composta da 8 persone, così ritengono gli inquirenti, che hanno rapito Silvia Romano. Sembra tuttavia molto difficile che con un quadro così complicato il 30 agosto si arrivi a una sentenza.

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