mercoledì 30 marzo 2016
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BRUXELLES L’ allerta rimane elevata a Bruxelles e nel mirino si sentono ora soprattutto i Parlamenti. Sebbene il governo abbia decretato l’abbassamento del livello dal massimo (livello 4) al gradino inferiore (livello 3), ieri il Parlamento federale belga ha deciso di elevare, solo per le proprie strutture, il livello nuovamente al 4. Tensione anche al Parlamento Europeo che pur avendo abbassato l’allerta dall’arancione al giallo, mantiene alte misure di sicurezza, con una riduzione degli accessi, con- trolli aggiuntivi su persone, borse e auto, e la sospensione di eventi di attori esterni. Il presidente dell’istituzione Ue, Martin Schulz, ha deciso di consentire la ripresa almeno di riunioni ed eventi organizzati da europarlamentari, ma con forti limiti per, si legge in una nota, «essere in grado di reagire il più rapidamente ed efficacemente possibile in caso di un incidente di grandi dimensioni». Ieri, intanto, l’aeroporto di Bruxelles ha dovuto nuovamente rinviare la riapertura. In mattinata lo scalo aveva comunicato la ripresa parziale da oggi, in serata un portavoce ha dovuto annunciare che la chiusura sarà invece mantenuta dopo che i test sul ripristino dei checkin sono stati evidentemente negativi. Oggi, invece, dovrebbe riprendere il funzionamento della metropolitana della capitale, con la sola stazione di Maalbeek che resterà chiusa. Intanto sono state identificate tutte le 32 vittime (17 belgi e 15 stranieri), ancora in ospedale sono 96 feriti, 55 dei quali in terapia intensiva. L’ambasciata d’Italia ha inoltre informato che si terrà venerdì mattina a Wavre, una piccola località a sud di Bruxelles, il funerale di Patricia Rizzo, la funzionaria italiana della Commissione Europea perita nell’esplosione alla metrò di Maalbeek. Un clima di tensione e cordoglio su cui è planata, ieri, la copertina dell’ultimo numero del settimanale satirico francese Charlie Hébdo: si vede il cantante Stromae intonare la sua celebre canzone «Papa où t’es?» (papà dove sei), circondato da brandelli di braccia, mani, un occhio. Ciascuno dei brandelli risponde «qui», una chiara allusione alle vittime delle bombe. Una copertina che ha suscitato forte indignazione in Belgio. Giovanni Maria Del Re © RIPRODUZIONE RISERVATA
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