venerdì 20 dicembre 2019
I profughi, in maggioranza donne, anziani e bambini, hanno lasciato la zona di Maarrat an Numan a causa degli intensi bombardamenti. Oltre 60 le vittime degli scontri
Si cercano le vittime di un raid aereo nel villaggio di Bdama, nella provincia di Idlib

Si cercano le vittime di un raid aereo nel villaggio di Bdama, nella provincia di Idlib - Ansa

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Sale a 70mila sfollati in pochi giorni il numero dei civili siriani che hanno dovuto abbandonare le loro case e i campi profughi del nord-ovest della Siria, a sud-est di Idlib, a causa degli intensi bombardamenti aerei russi e governativi siriani. Lo riferiscono media siriani in contatto con l'Ufficio Onu per il coordinamento umanitario (Ocha). I profughi, in maggioranza donne, anziani e bambini, hanno lasciato la zona di Maarrat an Numan, a sud-est di Idlib e sono ora ammassati all'addiaccio ed esposti alle intemperie. Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani, ieri altri 12 civili erano stati uccisi in attacchi aerei attribuiti all'aviazione siriana e russa nella regione di Maarrat an Numan. Nei giorni scorsi, 24 civili erano rimasti uccisi nei distretti di Maarrat Numan e in quello di Jisr Shughur. In totale sarebbero più di 60 le vittime degli scontri in atto nelle ultime 24 ore.

Un campo profughi siriano

Un campo profughi siriano - Reuters

Le forze russe e governative siriane colpiscono la regione di Idlib, da anni fuori dal controllo di Damasco e roccaforte di milizie anti-regime, tra cui gruppi di al-Qaeda. La Turchia, in accordo con la Russia, esercita una influenza diretta sulla regione e sui gruppi armati antigovernativi. L'Onu stima che nella regione di Idlib sono ammassati circa tre milioni di civili, la metà provenienti da altre zone della Siria martoriate dalla guerra. Questi tre milioni di civili secondo l'Onu hanno tutti urgente bisogno di aiuto umanitario.

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