giovedì 11 giugno 2020
Il tasso di posti vacanti è il più alto mai registrato dal dicembre 2009. La polizia ha effettuato 8.981 arresti tra il 9 giugno 2019 e il 29 maggio 2020
Proteste a Hong Kong

Proteste a Hong Kong - Reuters

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Un gigante di acciaio che lentamente si svuota, desertificandosi. Il braccio di ferro che rischia di schiacciare Hong Kong – vera spina democratica conficcata nel corpo del gigante asiatico – ha assunto, plasticamente, una forma singolare: quella degli uffici. Vuoti. È la grande fuga dal cuore finanziario della regione autonoma. A scriverlo è il South China Morning Post.
I proprietari degli uffici stanno affrontando la più grande crisi degli ultimi dieci anni. Circa 102.193 metri quadrati di spazio sono stati “liberati” dalle imprese già alla fine del mese scorso. Con l'8,5 per cento, il tasso di posti vacanti è il più alto mai registrato dal dicembre 2009. «Da Expedia a Macquarie Bank – scrive il quotidiano - le aziende hanno ridotto la domanda degli uffici mentre Hong Kong passa da una crisi politica all'altra, insieme all'impatto dell'ampliamento delle differenze commerciali tra Stati Uniti e Cina». «Alcuni proprietari hanno finalmente accettato il fatto che i bei vecchi tempi sono finiti», ha dichiarato James Mak, direttore delle vendite distrettuale presso Midland Commercial. «Ora sono disposti a tagliare i prezzi».
La situazione rimane tesa. Ieri la polizia ha arrestato 53 persone per aver partecipato martedì a un'assemblea illegale e a un raduno non autorizzato nella protesta per il primo anniversario delle manifestazioni di massa. Le autorità hanno dichiarato che «un folto gruppo di manifestanti si è riunito nel Distretto Centrale. Hanno bloccato le strade e allestito barricate, paralizzando il traffico. La polizia si è mobilitata per disperderli e ha ordinato loro di lasciare le strade. Poi, «la polizia ha effettuato un'operazione di dispersione», con uso di gas e cariche degli agenti, in cui sono stati effettuati 53 arresti, 36 uomini e 17 donne.
Non certo un caso isolato. Hong Konde deve fronteggiare una epidemia di arresti. Secondo i dati forniti dal quotidiano, la polizia di Hong Kong ha effettuato 8.981 arresti tra il 9 giugno 2019 e il 29 maggio 2020. Tra gli arrestati, 1.707 avevano meno di 18 anni: tra questi 1.602 sono studenti della scuola secondaria e otto della scuola elementare. Altri 5.640 arrestati avevano un'età compresa tra 18 e 30 anni. La persona arrestata più anziana ha 84 anni. Delle persone fermate 1.547 attendono un processo.
L’emergenza di Hong Kong – che rischia di “scomparire” sotto i colpi della nuova leggere sulla sicurezza voluta da Pechino - sta incidendo profondamente nel suo tessuto economico e sociale. Secondo Chris Cohen, analista della piattaforma immobiliare con sede a Hong Kong, gli “abbandoni” nel distretto commerciale centrale potrebbero aumentare del 30% nei prossimi tre mesi. Sotto la pressione di contratti di locazione in scadenza quest'anno e nel 2021, i proprietari non avranno altra scelta che tagliare bruscamente l'affitto per trattenerli. Gli uffici al 31 ° piano di The Center, l'indirizzo commerciale più costoso del mondo, sono ancora sul mercato da quando il gruppo di viaggi online Expedia ha iniziato a tagliare le sue operazioni all'inizio dell'anno. Inevitabile, secondo gli analisti, una caduta degli affitti.
«Gli affitti più economici potrebbero non essere sufficienti per attirare gli inquilini, che a loro volta colpiti dalla peggiore recessione della città. Le perdite di posti di lavoro quest'anno hanno spinto anche il tasso di disoccupazione quasi al più alto in un decennio”.
«Nessuno ha una sfera di cristallo», ha dichiarato Paul Yien, senior director dei mercati di Hong Kong presso JLL. “Di sicuro non si aspettavano che il mercato sarebbe stato colpito dal triplo martello del movimento sociale, dalla pandemia e dall'incertezza che circonda le relazioni Usa-Cina. Anche con affitti più economici ora, non è facile trovare nuovi acquirenti in un breve lasso di tempo».

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