mercoledì 5 febbraio 2020
Circa 3.600 persone sono trattenute su una nave da crociera nel terminal di Kai Tak. Ancora polemiche sulla mancata chiusura completa dei confini
Hong Kong in fila per l'acquisto di mascherine

Hong Kong in fila per l'acquisto di mascherine - Ansa

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Costretta a fare i conti con una vicinanza inquietante, impossibilitata a ricorrere a misure estreme, come la chiusura completa dei confini con la Cina. Hong Kong annaspa dentro questo paradosso, stretta tra contraddizioni drammatiche, con la dirigenza locale che cerca di resistere alle pressioni della popolazione. La governatrice Carrie Lam, che ha stanziato 1,3 miliardi di dollari per combattere la diffusione del virus, ha anche annunciato nuove misure per contenere l’epidemia di coronavirus che finora ha ucciso una persona e ne ha contagiate altre 21 nell'isola: chiunque arrivi dalla Cina verrà messa in quarantena per due settimane. “Siamo pericolosamente vicini a un'enorme epidemia di comunità paragonabile alla Sars", ha denunciato in una nota un sindacato di recente costituzione chiamato Hospital Authority Employees Alliance che continua a chiedere la chiusura totale dei confini. Se si considera che, solo ieri, oltre 111.000 abitanti di Hong Kong sono rientrati e oltre 13.400 visitatori della terraferma sono arrivati in città, si comprende quanto sia titanica l’impresa di contenere la diffusione del contagio.

Le 3.600 persone trattenute su una nave da crociera nel terminal di Kai Tak, è immagine plastica di una comunità ostaggio della paura. Le autorità sanitarie stanno cercando circa 200 persone che erano state in viaggio, tra il 19 e il 24 gennaio, sull'imbarcazione insieme a tre passeggeri, ai quali è stato diagnosticato il virus. Si tratta della nave Worl Dream della Genting Cruise Lines. I funzionari del Center for Health Protection sono saliti a bordo della nave questa mattina per effettuare controlli sui 1.800 passeggeri e circa 1.800 membri dell'equipaggio. Circa 4.600 persone erano in viaggio con i tre passeggeri infetti. "Il 90 percento dei passeggeri attualmente a bordo della nave proviene da Hong Kong e il resto è composto da stranieri, senza nessuno proveniente dalla Cina", ha affermato il funzionario portuale del centro, Leung Yiu-hong. Il pressing su Carrie Lam di quanti chiedono la chiusura dei confini continua.

La protesta degli operatori sanitari per la chiusura completa dei confini con la Cina

La protesta degli operatori sanitari per la chiusura completa dei confini con la Cina - Ansa

La governatrice per ora resiste: il numero dei valichi sono stati ridotti ma il flusso con la Cina continua. Una misura anche questa violentemente attaccata. Il rifiuto del governo di imporre un arresto completo, in parte per proteggere il flusso di merci e forniture vitali, viene bollato come un "imbroglio completo”.
Sunny Ho, direttore esecutivo del Consiglio degli spedizionieri di Hong Kong, l'ente del commercio logistico, ha contestato l'argomento di Lam secondo cui alcuni attraversamenti dovevano rimanere aperti per consentire una fornitura costante di merci e necessità quotidiane. “Le merci godono ancora di un accesso senza restrizioni attraverso i checkpoint. Quindi state tranquilli, il cibo e le forniture chiave non finiranno ", ha detto Ho il South Cina Morning Post.



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