lunedì 28 giugno 2021
In programma il primo luglio. Cancellata ufficialmente per le restrizioni contro il Covid. Intanto in Cina si prepara la cerimonia per il centenario del Partito Comunista
"Motivi di sicurezza": la polizia vieta la manifestazione pro-democrazia

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La manifestazione pro democrazia, in programma per il 1 luglio al Victoria Park di Hong Kong, non si terrà. A metterlo in chiaro è un comunicato della polizia che, per il secondo anno consecutivo, vieta la marcia citando le restrizioni alle riunioni pubbliche per la pandemia del Covid-19. "La polizia ha ragione di credere che con queste attività non solo aumenterà il rischio per i partecipanti e gli altri cittadini di essere contagiati - si legge nelle motivazioni addotte dalle forze dell'ordine - ma pone anche gravi minacce alla vita e alla salute di tutti i cittadini, mettendo in pericolo la sicurezza pubblica".

Il riferimento della polizia è al fatto che il primo luglio è una data molto delicata nell'ex protettorato britannico. La marcia, infatti, oltre a coincidere con il 24esimo anniversario del ritorno di Hong Kong alla Cina, si sarebbe dovuto svolgere in concomitanza con le celebrazioni, previste su larga scala in Cina, per i cento anni dalla fondazione del Partito Comunista.

La stessa governatrice di Hong Kong Carrie Lam salterà la tradizionale cerimonia governativa sulla restituzione dei territori da Londra a Pechino per partecipare alle grandi celebrazioni in programma per il Pcc nella capitale cinese.

La Lega dei socialdemocratici, la Tin Shui Wai Connection e la Save Lantau Alliance, i gruppi promotori, hanno specificato alle autorità che avrebbero fatto rispettare la distanza minima di 1,5m tra ogni partecipante, ma secondo le forze dell'ordine, la città si trova ancora in un livello di "emergenza", indicando quindi gravi rischi per la salute pubblica. Le ragioni citate dalla polizia nella "lettera di obiezione", mandata agli organizzatori della marcia, sono le stesse che hanno utilizzato per bloccare la veglia del 4 giugno per commemorare il massacro di Piazza Tienanmen avvenuto a Pechino nel 1989, programmata in modo continuativo dal 1990 e, anche in questo caso, interrotta per il secondo anno consecutivo per motivi di sicurezza.

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