giovedì 22 luglio 2021
Nelle pubblicazioni, pensate per la fascia di età fra i cinque e gli otto anni, il governo è rappresentato da un villaggio di lupi e i cittadini da un villaggio di pecore
I libri che sarebbero antigovernativi secondo la sicurezza di Hong Kong

I libri che sarebbero antigovernativi secondo la sicurezza di Hong Kong - Reuters

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Arrestati perché "sospettati di cospirazione per pubblicare, distribuire, esporre o riprodurre pubblicazioni sovversive tra la metà dello scorso anno e quest'anno con l'obiettivo di generare odio, incitare all'uso della violenza e al non rispetto della legge tra l'opinione pubblica, soprattutto tra i bambini".

A Hong Kong cinque logopedisti, due uomini e tre donne, tra i 25 e i 28 anni, sono stati fermati dalla polizia per aver pubblicato libri sediziosi nei quali la Cina e il governo di Hong Kong vengono rappresentati come lupi, molto sporchi, che attaccano gli abitanti dell'ex colonia britannica, interpretati da un villaggio di pecore.

L’obbiettivo delle pubblicazioni era di aiutare genitori e insegnanti a spiegare agli alunni tra i cinque e gli otto anni gli "eventi a Hong Kong del 2019", anno delle proteste antigovernative, durante il quale oltre diecimila persone erano state arrestate perché protestavano contro una nuova legislazione repressiva che avrebbe facilitato l'estradizione di cittadini, colpevoli di aver violato la legge, nella Repubblica democratica cinese.

I libri sono stati pubblicati dal sindacato dei logopedisti al quale i cinque scrittori appartengono. Oltre ad arrestarli la polizia ha anche congelato beni legati all'associazione per un valore di 160mila dollari di Hong Kong, corrispondenti a oltre 17000 euro.

I cinque arrestati rischiano fino a due anni di carcere e una multa. Nelle storie dei libri pecore e lupi appartengono a due diversi villaggi. Le pecore agiscono con scioperi proprio come hanno fatto, in questi anni, i cittadini di Hong Kong.

In una conferenza stampa il sovrintendente Steve Li, responsabile della sicurezza ad Hong Kong, ha affermato che le pecore dei libretti rappresentano la gente di Hong Kong, mentre nelle storie compaiono anche i lupi che sono pensati per impersonificare la Cina, accusata di aver diffuso il virus.

Il responsabile della sicurezza di Hong Kong Steve Li Kwai-wah mostra i libri incriminati

Il responsabile della sicurezza di Hong Kong Steve Li Kwai-wah mostra i libri incriminati - Reuters

Sempre Li ha spiegato che le prefazioni, in due dei tre libri, collegano le storie alle proteste antigovernative del 2019 e ha anche affermato che le pubblicazioni mirano a glorificare la violenza e a incitare i bambini a odiare il governo e la magistratura della città. Un altro libro, poi, suggerisce che le "pecore" possano essere mangiate durante la detenzione mentre un'altra storia allude a uno sciopero tenuto dagli operatori sanitari all'inizio dello scorso anno per cercare di fare pressione sul governo.


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