sabato 26 marzo 2016
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PARIGI La Francia e Parigi sono state appena scosse da un nuovo colpo di scena che la dice lunga sulla loro permanente vulnerabilità: l’arresto del presunto pianificatore di un nuovo attentato jihadista «a uno stato avanzato», sventato nella banlieue della capitale, con il sequestro di un impressionante arsenale. La portata del colpo ha spinto ieri il presidente socialista François Hollande a reagire all’insegna di un cauto ottimismo. Se i riscontri d’inchiesta offrono indizi di «altre cellule» il gruppo dietro le stragi di Parigi e Bruxelles «sta per essere annientato», ha avanzato il capo dell’Eliseo. Gli agenti hanno arrestato giovedì Reda Kriket, 34 anni, terrorista ancora una volta di nazionalità francese considerato nell’orbita di Abdelhamid Abaaoud, il presunto cervello del 13 novembre, ucciso in un blitz delle teste di cuoio a Saint-Denis. Questa volta è ad Argenteuil, sempre nella banlieue Nord parigina, che è stata scoperta la base di probabili attentati, data anche la portata dell’arsenale di Kriket, già noto in Francia anche per trascorsi di rapinatore. Secondo le fonti d’inchiesta consultate da diversi media francesi, il covo custodiva diversi Kalashnikov, armi da taglio, ma soprattutto scorte del famigerato Tatp, lo stesso esplosivo artigianale delle stragi a Parigi e Bruxelles. Per il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, quest’ «arresto importante» ha permesso «di sventare un progetto d’attentato in Francia, a uno stadio avanzato ». Sembrano non esserci più dubbi sul ruolo di primo piano di Kriket, già condannato in contumacia a 10 anni di prigione nel luglio 2015 nel processo sulla filiera di reclutamento jihadista in Belgio diretta dal quarantunenne Khalid Zerkani. In proposito, Kriket risiedeva nel 2014 a Ixelles, sobborgo di Bruxelles. Nello stesso processo, fra gli accusati, figurava proprio Abaaoud. Risale al 2005, ma in Francia, una precedente condanna per una delle rapine con cui Kriket finanziava già piani jihadisti. L’inchiesta, condotta da «diverse settimane», si è avvalsa di «importanti mezzi di sorveglianza fisica e tecnica, così come di una cooperazione stretta e costante fra servizi d’intelligence europei», ha precisato Cazeneuve. Per ora, non esistono prove «tangibili» di un legame di Kriket con le stragi di Parigi e Bruxelles, ma l’indagine «dovrà stabilire gli obiettivi di questa organizzazione criminale e le eventuali complicità», ha aggiunto il ministro. Secondo diverse fonti, si tratta del sesto progetto d’attentato sventato in Francia dal gennaio 2015. In contemporanea, le indagini sullo stesso piano hanno portato all’arresto di tre uomini a Bruxelles, come ha confermato ieri la Procura federale belga: «La polizia ha effettuato due perquisizioni nell’ambito di un caso di terrorismo collegato all’arresto di Reda Kriket». © RIPRODUZIONE RISERVATA François Hollande (Epa)
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