martedì 6 agosto 2013
​Commemorazione al Parco Memoriale della Pace, con un minuto di silenzio alle 8.16 locali, orario dello sganciamento di Little Boy. Ai "Dieci giorni per la pace", organizzati dalla Conferenza episcopale giapponese, partecipa anche il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace.
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Hiroshima ricorda oggi il 68/mo anniversario del bombardamento atomico della città ad opera degli Stati Uniti, in una cerimonia che rimarca, tra l'altro, l'eliminazione delle armi nucleari come unica via praticabile. La commemorazione al Parco Memoriale della Pace ha avuto il momento più toccante alle ore 8.16 locali (1.16 in Italia), orario dello sganciamento sul finire della Seconda guerra mondiale di Little Boy, con un minuto di silenzio a memoria di una tragedia costata centinaia di migliaia di vite umane. Presenti il premier nipponico Shinzo Abe, il sindaco Kazumi Matsui e, per il terzo anno, l'ambasciatore americano John Roos, insieme ai rappresentanti delle potenze nucleari, come Regno Unito, Francia e Russia (non la Cina) e di numerosi altri paesi, nonché delle popolazioni colpite dalla grave crisi del 2011 ancora irrisolta della centrale nucleare di Fukushima.È partita ieri, e andrà avanti fino al 15 agosto, l'iniziativa "Dieci giorni per la pace" organizzata dalla Conferenza episcopale giapponese in memoria delle vittime delle bombe atomiche. Molto fitto il programma delle celebrazioni, a cui parteciperà il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che domenica ha celebrato una Messa nella cattedrale di Hiroshima. Già lo scorso giugno la Conferenza episcopale giapponese aveva diffuso un messaggio dedicato all’evento e incentrato sul cinquantesimo anniversario della “Pacem in Terris”, l’enciclica siglata da Giovanni XXIII nel 1963.
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