giovedì 14 luglio 2022
La baraccopoli di Citè Soleil è stata messa a ferro e fuoco dai combattimenti tra le gang G-9 e G-Pep: immobilismo internazionale, davanti all'inesistenza di un governo locale, perpetua la situazione
Cité Soileil, baraccopoli di Port-au-Prince è ancora teatro di violenze

Cité Soileil, baraccopoli di Port-au-Prince è ancora teatro di violenze - Reuters

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Il dramma del silenzio. Dell’indifferenza internazionale e dell’immobilismo. Almeno 89 persone sono state uccise e altre 16 sono scomparse nell'ultima settimana ad Haiti a causa della guerra tra le bande armate G-9 e G-Pep nella baraccopoli Citè Soleil della capitale. Lo ha reso noto la Rete nazionale per la difesa dei diritti umani (Rnddh).
«Il bilancio parziale di questi attacchi armati è molto alto», ha dichiarato il Rnddh nel suo rapporto di tre pagine, sottolineando che 21 delle vittime sono state bruciate vive. Il 7 luglio, intorno alle 3 del mattino, la coalizione di bande armate note come G-9 e Fanmi e Alye ha attaccato il quartiere di Nan Brooklyn, uno dei tre grandi blocchi di Citè Soleil, ha dichiarato Rnddh. L'obiettivo principale di questo nuovo attacco è quello di sloggiare il leader del gruppo armato G-Pep, Gabriel Jean Pierre, alias Ti Gabriel o Gabo. Questo «per sottomettere l'intero comune di Citè Soleil al G-9 e a Fanmi e Alye», si legge nel rapporto haitiano.

La popolazione civile resta ostaggio delle bande criminali ad Haiti

La popolazione civile resta ostaggio delle bande criminali ad Haiti - Reuters

«Per portare avanti questa nuova guerra, il Centre National d'Equipement (Cne) – un'istituzione statale – ha fornito al G-9 e a Fanmi e Alye macchinari pesanti per distruggere le case e costruire un passaggio verso la ridotta di Jean Pierre», ha aggiunto l'organizzazione.
L'assalto ha provocato la distruzione di almeno 127 case con macchinari pesanti o incendiate dai banditi del G-9 e del Fanmi e Alye. In un solo giorno, l'8 luglio 2022, sono state uccise almeno 47 persone, tra cui 16 elementi armati della banda G-Pep. L'isolato di Nan Brooklyn registra tre serie di attacchi armati. Il primo attacco ha avuto luogo dal 23 al 27 maggio 2020 e ha visto la morte di 34 persone, tra cui 3 minori e 6 donne. Nei mesi di giugno e luglio 2020, a Citè Soleil sono state registrate diverse incursioni sporadiche, talvolta intervallate da giorni di pausa. Durante questi raid sono state uccise 111 persone, tra cui 12 donne e 2 minori, e 48 persone sono risultate disperse.
Da gennaio a maggio 2021, si è verificata una nuova serie di attacchi armati a Citè Soleil. Almeno 44 persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco, 11 delle quali erano donne. In quell'occasione, sono state segnalate sette persone disperse.

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