mercoledì 6 aprile 2022
Da più parti in questi giorni si chiede di portare a processo Vladimir Putin per i crimini commessi dai suoi soldati in Ucraina. Ecco cosa c'è da sapere
La Corte penale internazionale dell'Aja

La Corte penale internazionale dell'Aja - Ansa

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Da più parti in questi giorni si chiede di portare a processo Vladimir Putin per i crimini commessi dai suoi soldati in Ucraina. Ma ecco cosa c'è da sapere.

Che cosa sono i crimini di guerra?
I crimini di guerra sono gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra del 1949 che disciplinano il trattamento dei civili durante i conflitti. Omicidio intenzionale, appropriazione indebita di beni, violazione della dignità delle persone e cattura di ostaggi, per citarne alcuni, sono perseguibili dalla Corte penale Internazionale secondo l’articolo 8 dello Statuto di Roma approvato nel 1998 ma entrato in vigore nel 2002 dopo le necessarie ratifiche da parte degli Stati.

Il genocidio è un crimine di guerra?
Il genocidio, inteso come uccisione deliberata di persone appartenenti a un particolare gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, è un crimine specifico regolamentato dall’articolo 6 dello Statuto. Capitolo a parte (articolo 7) sono anche i crimini contro l’umanità: tortura, sterminio, deportazione, violenza sessuale, riduzione in schiavitù e apartheid.

Quali i presunti crimini commessi in Ucraina?
L’uccisione deliberata dei civili a Bucha, trovati con le mani e i piedi legati, è il più vistoso dei reati commessi dai russi. Intelligence e associazioni umanitarie denunciano anche l’uso illegale di bombe a grappolo, ordigni progettati per ferire con i frammenti rilasciati nell’esplosione quante più persone possibile. Il diritto internazionale vieta anche l’uso di gas asfissianti, armi, proiettili e metodi di combattimento che provocano «lesioni superflue o sofferenze non necessarie».

Come vengono puniti i responsabili?
I tribunali incaricati sono la Corte internazionale di giustizia (ICJ) e la Corte penale internazionale (CPI). La prima risolve le controversie tra Paesi, la seconda punisce le persone. Se l’ICJ esprimesse un verdetto contro Mosca spetterebbe al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite farlo rispettare. La Russia, membro permanente del Consiglio di sicurezza Onu, potrebbe porre il veto a qualsiasi misura punitiva. In passato sono stati creati in ambito Onu anche tribunali speciali come quello sull’ex Jugoslavia (1993) e sul genocidio in Ruanda (1994).

Può Vladimir Putin essere processato?
La giurisdizione della Corte penale internazionale vale solo per i Paesi che hanno deciso di aderire allo Statuto di Roma. La Russia non l’ha mai ratificato (come gli Stati Uniti). Anche l’Ucraina non lo ha mai firmato ma nel 2015, dopo la crisi in Crimea, lo ha temporaneamente adottato. L’Aja ha avviato un’indagine di sua iniziativa. Può incriminare Vladimir Putin ed emettere a suo carico un mandato di arresto internazionale, come anche per gli altri leader russi. Tuttavia, non può eseguirlo, se non attraverso i singoli Stati. Né processarlo se non in absentia. I suoi spostamenti all’estero sarebbero limitatissimi. Gli esperti ritengono che a pagare per i crimini saranno molto probabilmente i singoli soldati, non chi li ha ordinati. Lo scenario potrebbe cambiare solo in caso di un cambio al vertice del Cremlino.

Quali sono i precedenti?
La Corte penale internazionale dell’Aja ha supervisionato sino ad oggi 30 casi, alcuni con più imputati. I giudici hanno condannato cinque persone per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio e ne hanno assolte altre quattro. Il signore della guerra congolese Thomas Lubanga Dyilo è stato condannato nel 2012 dopo sei anni di istruttoria da parte dei procuratori della Cpi. Come pure Charles Taylor, ex presidente della Liberia e accusato di aver costretto i minori a combattere (i cosiddetti «bambini soldato») e per questo, accusato di favoreggiamento in crimini di guerra e contro l’umanità.

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