venerdì 24 febbraio 2017
L'imbarcazione di un'Ong olandese, bloccata dalla Marina militare, gira il mondo praticando interventi in acque internazionali per aggirare i divieti. E' la prima volta in America Latina, polemiche
La Marina militare del Guatemala ha fermato la nave degli aborti

La Marina militare del Guatemala ha fermato la nave degli aborti

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Il Guatemala ha ordinato l'espulsione dell'equipaggio della “nave degli aborti” di un'Ong olandese, intenzionata a offrire servizi gratuiti alle donne del Paese aggirando il divieto sulle interruzioni di gravidanza. La nave era stata fermata ieri dalla Marina militare del paese latinoamericano. «La Direzione generale per l'immigrazione ha deciso di sospendere il permesso di soggiorno in Guatemala all'equipaggio e
ne ha ordinato l'espulsione», ha detto il portavoce dell'amministrazione, Ardani Sical, precisando che gli
attivisti dell'Ong Women on Waves devono lasciare il Paese a bordo della nave con cui sono entrati e che saranno accompagnati in acque internazionali da una nave della Marina militare del Guatemala.

«Hanno mentito»

Il portavoce ha giustificato l'espulsione con il fatto che gli attivisti «hanno mentito” quando sono entrati in Guatemala, affermando di essere turisti e non membri di una Ong intenzionata a facilitare gli aborti, proibiti nel paese. La nave “Adelaide”, è arrivata martedì scorso nel porto di San José, a circa 100 chilometri a Sud della capitale guatemalteca, provocando l'ira di diverse organizzazioni cristiane. Era la prima volta che l'imbarcazione, ribattezzata la «nave degli aborti» veniva ormeggiata al largo delle coste latinoamericane, dove l’aborto è fortemente contestato da gran parte della società.

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