martedì 17 gennaio 2012
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​Migliaia di lavoratori greci sono sfilati oggi davanti al Parlamento per protestare contro le misure di austerità, con i cartelli "Via la Ue e l'Fmi", mentre i principali creditori del Paese sono arrivati oggi ad Atene per colloqui, in una corsa contro il tempo per evitare la bancarotta. I dimostranti hanno provocato il blocco della metro ad Atene e fermato i traghetti. Funzionari Ue, Fmi e Bce sono arrivati oggi ad Atene come parte di uno sforzo per mettere insieme un pacchetto di salvataggio da 130 miliardi di euro che la Grecia necessita per rimanere a galla.I greci sono stati colpiti duramente dall'aumento delle tasse e dal taglio dei salari, misure rese necessarie nel 2010 per tentare di rimettere le finanze del Paese in carreggiata. La Grecia è entrata nel suo quinto anno consecutivo di recessione, con un tasso di disoccupazione record al 17,7% dovuto in parte all'austerity, secondo i sindacati.Nessun traghetto è partito dai principali porti di Atene oggi, gli autobus si sono mossi solo in alcune ore, anche gli sportelli bancari hanno aperto a singhiozzo.«Chiediamo che le politiche di austerità siano abbandonate e che la legislazione che opprime il lavoro e i diritti assicurativi e rende schiavi i lavoratori sia abolita», scrive il sindacato Eka, che rappresenta i lavoratori di Atene, in una nota.La visita di Ue e Fmi è strettamente legata con gli sforzi di Atene di trovare un accordo con le banche per tagliare il suo debito di oltre 350 miliardi di euro di almeno 100 miliardi di euro. Se i creditori non si mettono d'accordo con il governo greco e rinunciano volontariamente al 50% dei loro crediti, a quel punto la Ue e l'Fmi hanno detto che il debito di Atene non sarà più sostenibile e non daranno altri aiuti.
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