martedì 13 dicembre 2011
Secondo il quotidiano belga Le Soir, tra le vittime, oltre all'attentatore, ci sono un ragazzo di 20 anni, due adolescenti di 15 e 16 anni, una donna anziana ed un bambino di 23 mesi. I feriti sono 123.
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Il Belgio è sotto choc per il gravissimo attentato di oggi a Liegi.  È salito a sei il numero dei morti. Secondo il quotidiano belga Le Soir, tra le vittime, oltre all'attentatore, ci sono un ragazzo di 20 anni, due adolescenti di 15 e 16 anni, una donna anziana ed un bambino di 23 mesi. I feriti sono 123. Il re Alberto II, la regina Paola e il primo ministro Elio Di Rupo si sono recati nella cittadina vallone. L'attentato è avvenuto nella piazza centrale su cui si affaccia il Palazzo di Giustizia, che sarebbe stato l'obiettivo dell'attentatore. Nel cortile dello stesso palazzo è stato allestito un ospedale di fortuna dove vengono curati i feriti meno gravi; tutti i negozi, le scuole e gli uffici sono stati chiusi, così come la piazza Saint Lambert, animata come sempre, soprattutto in periodo prenatalizio, da centinaia di persone all'ora in cui si sono sentite le 4 esplosioni, poco prima delle 13,30.È stato necessario l'intervento di ambulanze e soccorsi provenienti da tutta la provincia, ma anche da altre zone del Belgio e dall'Olanda, il cui confine non è lontano da Liegi. La dinamica dell'attentato non è ancora chiara: in un primo momento si parlava di due o tre persone, che avrebbero utilizzato esplosivi di tipo "thunderflash" e anche un mitragliatore kalashnikov. Uno di loro si è in seguito ucciso: si tratta di Nordine Amrani, pregiudicato 32 enne già condannato qualche anno fa per detenzione di armi e coltivazione di cannabis: secondo le ultime indicazioni, sarebbe stato lui l'unico responsabile della carneficina. Liegi è una cittadina di circa 200mila abitanti che aumentano a 600mila se si considera l'intera provincia, composta da un'ottantina di comuni, e vi risiede tradizionalmente, da quando era al centro della regione mineraria del Belgio, una delle più importanti comunità italiane del regno: oltre 52mila "registrati", molti di più in realtà, su un totale "ufficiale" di circa 300mila cittadini italiani.
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