martedì 18 aprile 2017
Si voterà l'8 giugno: ecco perché il premier May ha deciso di portare il Regno Unito alle urne con tre anni di anticipo.
Le elezioni anticipate spiegate in 4 punti
COMMENTA E CONDIVIDI

Perché il premier May ha deciso di indire le elezioni con tre anni di anticipo?
Theresa May sostiene che le elezioni anticipate siano nell’interesse della nazione perché serviranno a garantire stabilità alla Gran Bretagna durante i negoziati per la Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. May aveva detto che non avrebbe mai portato il Paese alle urne prima delle elezioni previste nel 2020, ma stamattina ha ammesso che con “reticenza e a malincuore” sarà costretta a farlo. I suoi detrattori la accusano di essere solo interessata, vista la debolezza attuale dell’opposizione laburista, a voler cementare la superiorità politica dei conservatori.


Theresa May riuscirà a ottenere la maggioranza?
E’ molto probabile che la May vincerà con una stragrande maggioranza di voti visto che l’opposizione laburista guidata da Jeremy Corbyn è segnata da profonde divisioni interne e da una leadership traballante. Alcuni quotidiani britannici stanno azzardando previsioni che vedrebbero May guadagnare oltre il sessanta per cento dei voti. Ma come sottolineato dalla premier scozzese Nicola Sturgeon, i rischi non sono da sottovalutare e May potrebbe presto trovarsi di fronte a ostacoli imprevedibili.


Quali sono i rischi che corre May?
Come ha fatto notare stamattina il corrispondente politico della Bbc Andrew Marr, gli ultimi anni hanno dimostrato che è impossibile prevedere il panorama politico dei prossimi anni, tantomeno quello che voteranno in cittadini alle urne. Non solo, oggi Carolyn Fairbairn, il direttore della Cbi, la confederazione delle industrie britanniche, ha avvertito che “ogni distrazione da priorità più urgenti come quella di ottenere un buon accordo con l’Europa e di migliorare la produttività del Regno Unito devono essere mantenute al minimo” per garantire la stabilità economica.


Cosa succederà dopo il voto dell’8 giugno?
Nel caso di una vittoria è molto probabile che May riuscirà a imporre in Parlamento la sua strategia di uscita dall’Unione Europea senza troppi ostacoli. Sappiamo che la premier non è molto incline ai compromessi quando si tratta di Brexit e una vittoria elettorale le garantirebbe il via libera. Quanto all’opposizione, una vittoria dei conservatori potrebbe segnare una volta per tutte la fine di Jeremy Corbyn e costringere il partito laburista a rimboccarsi le maniche nella ricerca di un nuovo leader.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: