sabato 12 marzo 2011
COMMENTA E CONDIVIDI
Tutto il mondo si sta mobilitando per offrire aiuto al Giappone. Il ministro degli Esteri di Tokyo, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare i contributi internazionali. E ha reso noto che sono già 25 le nazioni che hanno offerto assistenza. Per l’Italia, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio all’imperatore del Giappone Akihito dicendosi «profondamente addolorato» per la tragedia. Napolitano ha sottolineato che «l’Italia, unita al suo Paese da saldi vincoli di profonda amicizia, si stringe al popolo giapponese». Il premier Silvio Berlusconi ha quindi dichiarato che l’Italia è pronta ad intervenire. «Siamo rimasti profondamente emozionati nel vedere le immagini del terremoto e del successivo tsunami – ha detto Berlusconi –. Siamo vicini al popolo giapponese e pronti a dare tutta l’assistenza e l’aiuto possibile al governo di Tokyo».Attestati di solidarietà simili sono arrivati dal presidente francese Nicolas Sarkozy, dal premier britannico David Cameron e dal cancelliere tedesco Angela Merkel. Vicinanza è stata espressa dal presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso. Su richiesta del Giappone, la Commissione europea ha attivato il “Meccanismo europeo di protezione civile” per fornire assistenza. Tokyo ha chiesto squadre di ritrovamento e soccorso e cani per le operazioni di ricerca delle vittime. «Il Giappone è uno dei Paesi meglio preparati al mondo per affrontare le catastrofi, ma la vastità di questo terremoto e dello tsunami comporta la necessità di assistenza internazionale», ha detto il Commissario Ue agli aiuti umanitari Kristalina Georgieva.Anche gli Stati Uniti sono in prima linea. Il presidente Barack Obama ha telefonato al premier giapponese Naoto Kan per offrire soccorso e ha poi annunciato che, oltre alla portaerei che già si trova nelle vicinanze del Giappone, ne ha inviata un’altra per aiutare il Paese. Quanto alla Cina, Chen Jianmin, capo dell’amministrazione dei terremoti, ha confermato che un team è già pronto a partire, se necessario, alla volta del Giappone. Da New York, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha ricordato che «il Giappone è uno dei contributori più generosi, sempre pronto ad aiutare chi ha bisogno» e che «in questo spirito, le Nazioni Unite sono accanto al popolo giapponese e faremo quanto è possibile in questo momento molto difficile».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: