giovedì 12 marzo 2015
​L'ultima comparsa in pubblico risale al 5 marzo. Da allora annullati viaggi e incontri. Ma il Cremlino rassicura: sta bene e lavora.
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Una malattia, un golpe di palazzo, uno "stress test" per vedere come reagisce il Paese: nonostante le ripetute rassicurazioni del Cremlino sull'"ottima salute" del presidente, fioriscono sui media e sul web le ipotesi sulla sparizione di Vladimir Putin dalla scena pubblica da una settimana, ossia dal 5 marzo scorso, quando incontrò a Mosca il premier italiano Matteo Renzi."Dove è finito Putin?", è la domanda più gettonata sui social network, dove non mancano ironie e sarcasmi, dopo che da tre anni rimbalzano le voci su sue presunte malattie. È la prima volta che succede una cosa del genere nei 15 anni di potere del 62enne leader russo. La prolungata "scomparsa" di Putin sembra un vero e proprio giallo. Ma sin dai tempi sovietici i leader russi, e in particolare le loro condizioni di salute, sono sempre rimasti avvolti dal segreto. Basti pensare al mistero che ha aleggiato sulle ripetute sparizioni del presidente Boris Ieltsin dopo l'intervento al cuore nel 1996 e alle acrobazie verbali del suo portavoce Serghiei Yastrzhembski, che una volta diede una risposta rimasta proverbiale: "La stretta di mano è forte e lavora sui documenti". È la stessa risposta data oggi da Dmitri Peskov, portavoce di Putin, alle non casuali domande di Radio Eko di Mosca, con la variante che la stretta "è così forte da rompere la mano": in linea con l'immagine dell'uomo forte del Paese.Peskov si è affannato a giurare che il presidente "ha incontri tutto il tempo, oggi, domani", ma il portavoce non è stato in grado di indicare quale sarà il prossimo impegno pubblico. Per calmare le acque, il portavoce presidenziale è ricorso anche all'ironia: "Appena si comincia a sentire l'odore della primavera qualcuno sogna le dimissioni di Sechin (fedele alleato di Putin alla guida di Rosneft, ndr), qualcuno sogna le dimissioni del governo, e qualcuno non vede da qualche giorno in tv il presidente Putin". Il Cremlino ha diffuso la notizia di nomine e atti, come la telefonata al presidente armeno.Ma gli interrogativi restano, dopo l'annullamento di un viaggio ad Astana previsto giovedì per un trilaterale con il presidente kazako Nursultan Nazarbaiev e quello bielorusso Aleksandr Lukashenko. Cancellato all'ultimo momento anche l'incontro con una delegazione dell'Ossezia del sud.Ad aumentare i sospetti anche alcune apparenti incongruenze sul sito del Cremlino. L'11 marzo il servizio stampa della presidenza russa ha pubblicato una foto di Putin a colloquio con il capo della Repubblica di Karelia, notizia che un giornale locale ha però pubblicato il 5 marzo. Sempre sul sito del Cremlino c'è la notizia di un incontro il 10 marzo tra Putin e il governatore della regione autonoma di Yamal-Nenets, ma due fonti vicine al Cremlino hanno riferito che Dmitri Kobylkin non si è presentato. Anche l'incontro tra il presidente russo e alcune donne per la festa dell'8 marzo è avvenuto prima: una delle partecipanti lo fa risalire al 5 marzo, ossia il giorno dell'ultima comparsa in pubblico di Putin.
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