giovedì 8 settembre 2011
Il Colonnello torna a parlare e smentisce la sua fuga nel Paese confinante. Poi ripete: «La Nato sarà battuta». L'Alleanza atlantica comunica che continuerà la missione fino a quando rimarrà la minaccia, anche oltre la scadenza prevista del 26 settembre. Il Tribunale dell'Aja chiede aiuto all'Interpol per la cattura del rais.
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Muammar Gheddafi torna a farsi vivo e minaccioso, smentisce la sua fuga in Niger e dimostra, almeno a parole, di credere ancora nella vittoria. Le "menzogne su una mia fuga in Niger sono solo una guerra psicologica", ha tuonato il colonnello in un messaggio audio trasmesso dalla tv al Arrai, l'unica testata ancora in contatto con lui e con la sua famiglia. Il colonnello ha esortato i libici ad armarsi contro i ribelli e ha accusato il Consiglio nazionale transitorio (Cnt) di essere al servizio dei poteri occidentali. Ma intanto il procuratore capo della Corte Penale Internazionale, Luis Moreno-Ocampo, ha chiesto aiuto all'Interpol per la caccia al 'rais', al figlio-delfino designato, il bellicoso Seif al-Islam, e al suo capo dell'intelligence, Abdullah al-Senussi. "A tutti i miei amati libici, la terra di Libia è vostra e dovete difenderla contro questi traditori, i cani, coloro che cercano di conquistare il territorio", ha detto il rais. "Furono spie degli italiani e ora sono spie della Francia. Tutti questi germi, questi ratti... catturate tutti quelli che lavorano con la Nato e con il Regno Unito per bombardare il nostro Paese e uccidere i libici e i nostri bambini", ha aggiunto. "Questo nemico debole e ignobile non ha nient'altro a cui ricorrere a parte la guerra psicologica e le bugie, vogliono indebolire il nostro morale", ha proseguito il rais, che si è detto sicuro della vittoria. "Lo sconfiggeremo, siamo pronti a Tripoli e ovunque a intensificare gli attacchi contro questi ratti, i mercenari, che sono un branco di cani", ha tuonato.Intanto si viene a sapere che Gheddafi ha venduto più del 20% delle riserve d'oro negli ultimi giorni di vita del regime libico, per un valore equivalente a circa un miliardo di euro. Le riserve sono state vendute a mercanti locali tra aprile e maggio e il denaro usato per pagare gli stipendi pubblici, ha spiegato una fonte del Cnt. Il governatore ad interim della Banca centrale, Qassem Azzoz, ha aggiunto che la cifra corrisponde a circa 29 tonnellate d'oro, spiegando che, nei sei mesi della rivolta, non sono stati "persi o rubati" beni di alcuna banca; ma dai dati non risultano i beni posseduti privatamente dalla famiglia dei rais. Nei giorni scorsi, più testimoni oculari avevano riferito di aver visto oro e denaro sui convogli armati che varcavano il confine con il Niger.Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha affermato che Gheddafi "non ha più nessuna possibilità nè di chiedere, nè di negoziare, deve soltanto consegnarsi pacificamente". "Non vogliamo l'impiccagione in piazza", ha sottolineato il titolare della Farnesina, "vogliamo una condanna esemplare per i delitti che ha commesso".La Nato è pronta, se sarà necessario, ad estendere la durata della missione 'Unified protector' in Libia oltre la scadenza del 26 settembre. Lo ha indicato una fonte molto qualificata dell'Alleanza. "La Nato continuerà le operazioni militari finché necessario, cioè fino a quando esisterà una minaccia contro lapopolazione civile", ha detto l'alto ufficiale. "Ci sono aree in cui le forze del regime continuano ad attaccare. Se prima del 26 settembre, ciò sarà ultimato, la missione terminerà, se no sarà prolungata".
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