giovedì 17 febbraio 2022
Il Parlamento alla Paul Loebe Haus e non al Bundestag (per ragioni di Covid), lo ha riconfermato a capo dello Stato: il compito principale è far fare un passo in avanti dopo lo scontro sul cancelliere
Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, con la moglie Elke Buedenbender, ringrazia dopo la rielezione

Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, con la moglie Elke Buedenbender, ringrazia dopo la rielezione - Ansa

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Frank-Walter Steinmeier è stato rieletto domenica per un secondo mandato da presidente della Repubblica federale tedesca. Come l’Italia con Sergio Mattarella, anche la Germania sceglie di confermare il suo capo dello Stato per un secondo mandato nel segno della ritrovata unità dopo un voto divisivo che ha visto l'affermazione dei socialdemocraici di Olaf Schiolz alla cancelleria. Il socialdemocratico di 66 anni nel corso del suo primo quinquennio si è guadagnato la fiducia ed il sostegno praticamente di tutte le principali forze politiche. Avevano presentato un loro candidato solo i Frei Wahler con Stefanie Gebauer; la Linke, Gerhard Trabert e Afd, Max Otte. L’elezione quest’anno si è svolta presso la Paul Loebe Haus, un complesso di uffici di fronte alla Cancelleria nel centro di Berlino, per esigenze di distanziamento sociale anziché al Bundestag. Il presidente uscente ha ottenuto 1.045 preferenze su 1.437 nel voto della cosiddetta Bundesversammlung, cioè la Convenzione federale, un’assemblea parlamentare speciale composta dai 736 membri del Bundestag, cioè la Camera bassa, e da rappresentanti dei 16 Laender. E mentre la Cdu/Csu orfana di Angela Merkel e alla ricerca di un successore che possa ricompattare le spinte secessionistiche all'interno dell'ex partito di governo, al presidente socialdemocratico il voto così pesante numericamente ha restituito anche il ruolo di "collante" della politica tedesca. Anche in questo senso va letta la riconferma. Anche se un secondo mandato presidenziale nella storia politica tedesca non è un tabù, finora ci sono stati quattro precedenti: Theodor Heuss, Heinrich Lübcke, Richard von Weiszäcker e Horst Köhler.

Il presidente della Repubblica tedesco, inoltre, resta in carica due anni in meno rispetto al suo omologo italiano (5 contro 7). I poteri sono in gran parte analoghi: nomina il cancelliere e i ministri, ha compiti di rappresentanza dello Stato, firma anche le leggi e i trattati internazionali. Può sciogliere solo il Bundestag, nei casi previsti dalla Costituzione. Inoltre, il capo dello Stato tedesco non è al vertice delle Forze armate né tantomeno può nominare i giudici della Corte costituzionale e membri del Parlamento. Steinemeier ha una lunga carriera politica alle sue spalle. Con l’ex cancelliere Gerhard Schröder fu ministro al cancellierato; poi con Angela Merkel cancelliera nei primi due governi di Grande Coalizione tra il 2006 ed il 2013 due volte ministro degli Esteri.

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