martedì 10 settembre 2019
Eletto perché è "l'unico a sapere usare il computer". Avviata procedura per la rimozione dall'incarico dell'estremista di destra dell'Npd
Stefan Jagsch, numero due regionale per l'Assia del Partito Nazionaldemocratico di Germania (Fonte Facebook)

Stefan Jagsch, numero due regionale per l'Assia del Partito Nazionaldemocratico di Germania (Fonte Facebook)

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La nomina di un neonazista alla carica di "Ortsvorsteher", una sorta di mini-sindaco di una frazione di un comune tedesco, ha innescato reazioni sdegnate al più alto livello politico in Germania, Paese già scosso dai successi elettorali dei populisti di estrema destra dell'Afd. Le reazioni hanno portato all'avvio di una procedura per la rimozione dall'incarico dell'estremista di destra dell'Npd.
Il caso è nato giovedì sera a Waldsiedlung, frazione di circa 2.650 persone del Comune di Altenstadt, in Assia, a una trentina di chilometri da Francoforte. I rappresentanti di tre partiti (i cristiano-democratici della Cdu, i liberali della Fdp e anche un socialdemocratico di origine turca della Spd) hanno eletto a presidente dalla piccola comunità Stefan Jagsch nonostante sia numero due regionale per l'Assia del Partito Nazionaldemocratico di Germania (Npd), la più vecchia formazione di estrema destra tedesca in attività e con simpatie neonaziste riconosciute anche dalla Corte costituzionale. L'esponente della Cdu, Norbert Szielasko, ha giustificato la scelta del 33enne Jagsch sostenendo che "non avevamo nessuno altro, soprattutto fra i giovani, che se la cava col computer e sa mandare le email".
La giustificazione non ha fermato una serie di critiche, fra cui quella di Annegret Kramp-Karrenbauer, la leader della Cdu (il partito della cancelliera Angela Merkel), che ha definito "completamente giustificati" l'"orrore e sdegno" espressi nel fine settimana. Il segretario generale del partito, Paul Ziemiak, si è detto "scioccato" per questa "vergogna" e si aspetta che l'elezione venga revocata, una richiesta avanzata anche dal suo omologo della Spd, Lars Klingbeil. Sotto la minaccia di "conseguenze" prospettate da un sottosegretario alla Difesa Cdu, sette dei nove consiglieri di Waldsiedlung hanno già firmato per la revoca, che però si profila alquanto complessa e con possibilità di un ricorso.
L'Npd raccoglie meno dell'un per cento dei voti (0,4% alle politiche 2017 e 0,3% alle Europee del maggio scorso) e l'ultimo dei due tentativi di messa al bando è stato respinto due anni fa per scarso peso della formazione. È prevedibile però che l'attenzione sul caso sarà alta non solo a causa del passato nazista tedesco ma anche per la presente forza dell'Afd almeno nell'est: l'Alternativa per la Germania ha raccolto uno storico 27,5% dieci giorni fa in Sassonia con la prospettiva di un nuovo successo anche in un'altra regione ex-Ddr, la Turingia, dove si vota il 27 ottobre.

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