mercoledì 7 febbraio 2018
I socialdemocratici hanno strappato il ministero delle Finanze con Olaf Scholze, mentre Martin Schulz avrà gli Esteri, ma lascerebbe la guida del partito a Nalhes
(Foto Ansa)

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Dopo una notte di negoziati, Cdp-Csu e Spd hanno trovato all’alba l’accordo per la formazione del nuovo Governo. Ad annunciarlo è stato il sito del settimanale di Amburgo Der Spiegel, secondo cui sarebbe stata anche concordata la ripartizione dei ministeri. Il partito di Angela Merkel avrebbe ceduto ai socialisti il ministero degli Affari Esteri e i portafogli Finanze e Lavoro.

Secondo i media tedeschi, il ministero delle Finanze del nuovo governo sarà assegnato al sindaco di Amburgo, Olaf Scholz, esponente della Spd. Sarà invece Martin Schulz a guidare il ministero degli Esteri., che però secondo indiscrezioni lascerebbe contemporaneamente la leadership del partito all'astro nascente Andrea Nalhes Secondo Der Spiegel, la Spd sarà incaricata anche dei ministeri di Giustizia, Famiglia e Ambiente. Il ministero dell'Interno sarebbe invece assegnato al leader dei cristiano-sociali della Baviera, Horst Seehofer. Inoltre, il partito Csu controllerebbe i ministeri di Trasporti e Sviluppo. Esponenti della Cdu di Angela Merkel sarebbero titolari dei ministeri di Difesa, Economia, Agricoltura, Salute ed Educazione.

"Stanchi, ma felici, l'accordo c'è. Finalmente". A scriverlo su whatsup è stata la leadership del Partito socialdemocratico tedesco, dopo l'intesa sulla formazione della Grande coalizione di governo, arrivata a quasi quattro mesi e mezzo dal voto. E su whatusp è stata anche postata una foto di gruppo che mostra i sette esponenti della Spd sorridenti, al termine della maratona negoziale. Alla domanda su come si sentisse dopo 24 ore di trattative nel quartier generale della Cdu della cancelliera Angela Merkel, Scholz ha risposto: "Molto bene, adesso vado a dormire".

Ora il voto della base della Spd

Iniziato il 24 settembre, con il voto per il rinnovo del Bundestag, il lungo processo per dare un nuovo governo alla Germania - il più lungo periodo senza esecutivo per il Paese dal 1949 - ha compiuto oggi un passo avanti decisivo con l'accordo tra i tre partiti coinvolti. Ma ancora restano alcune tappe da compiere. La principale riguarda il voto - vincolante - della base Spd: 463.723 iscritti, tutti quelli che risultavano inseriti nelle liste del partito alle 18 di ieri, pari a 24.339 in più rispetto all'inizio di gennaio, chiamati a pronunciarsi sull'accordo. In vista del voto, il 17 febbraio il segretario del partito Martin Schulz avvierà una campagna di mobilitazione della base per spingere in direzione di un sì all'intesa di governo, cercando di frenare la parte contraria ad una nuova Grande Coalizione, la stessa che ha fatto campagna per nuove iscrizioni con lo slogan “Tritt ein sag nein”, “entra e dì di no”.

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