venerdì 5 maggio 2017
Alla fine è passata la controversa legge: dal primo luglio sarà permesso portare con sé armi da fuoco in alcune aree dei campus universitari. Inutili le proteste e il «no» degli atenei
In Georgia si va all'università con la pistola in tasca
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Alla fine la legge è passata, nonostante le proteste, nonostante le continue sparatorie quotidiane, nonostante le vittime. Nonostante la proliferazione delle armi negli Stati Uniti non conosca crisi e il principio dell'autodifesa (o del farsi giustizia da sé) rimanga intangibile. Il governatore dello Stato americano della Georgia, Nathan Deal, ha promulgato una controversa legge che permetterà di portare con sé armi da fuoco in alcune aree dei campus universitari. Nonostante l'opposizione delle amministrazioni degli atenei e di diversi gruppi di attivisti, la legge HB280 è stata firmata.

L'anno scorso il governatore, repubblicano, aveva posto il veto contro una misura simile, la HB859, che consentiva di portare armi in certi luoghi considerati "sensibili" nelle università, ma ha sottolineato che questa volta la nuova misura chiarisce che sarà vietato portare le armi in molti di questi luoghi sensibili, come per esempio aule e uffici amministrativi. «È totalmente appropriato che le armi non vengano ammesse in aree sensibili dei campus universitari», ha dichiarato Deal.

La legge, che entrerà in vigore il prossimo primo luglio, proibisce inoltre di portare armi a eventi sportivi e nei dormitori universitari. Per giustificare la misura, il governatore ha affermato che «sfortunatamente ci sono parti dello Stato in cui il cammino per l'istruzione viaggia su un terreno pericoloso».

Con la promulgazione di questa legge, la Georgia si unisce ad altri nove Stati in cui è permesso portare armi nei campus. Proprio ad Atlanta, capitale della Georgia, lo scorso 28 aprile il presidente Usa, Donald Trump, diventò il primo presidente dopo Ronald Reagan nel 1983 a tenere un discorso alla National rifle association (Nra), il principale gruppo di pressione a favore delle armi negli Usa. Trump ha promesso all'Nra che difenderà i suoi interesssi e gli ha assicurato che ha «un amico alla Casa Bianca».

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