giovedì 24 luglio 2014
Ci sarebbero 16 morti, tra cui personale Onu, e 200 feriti. Israele gela le speranze di tregua. Da Europa e Usa via libera ai voli su Tel Aviv
Il rappresentante della Santa Sede all'Onu: 70% delle vittima a Gaza sono civili che dovrebbero essere protetti
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L'artiglieria israeliana ha colpito a Beit Hanun, nel Nord della Striscia di Gaza, una scuola dell'Unrwa (l'ente dell'Onu per i profughi) in cui avevano trovato riparo numerosi sfollati. Il tragico bilancio è di 16 morti, tra cui donne a bambini, e circa 200 feriti. Lo ha detto a una stazione radio locale il direttore dell'ospedale di Beit Hanun.La scuola fungeva da rifugio per abitanti di Beit Hanun costretti ad abbandonare nei giorni scorsi le loro abitazioni, prima dell'ingresso delle forze di terra israeliane. L'ubicazione della scuola, ha spiegato un funzionario dell'Unrwa, era nota all'esercito israeliano. Il fuoco nella sua direzione, ha precisato, non è stato preceduto da avvertimenti di sorta. "Sono sconvolto dalla notizia dell'attacco alla scuola Unrwa nel nord della Striscia di Gaza", ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon sottolineando che tra le vittime ci sono anche membri dello staff delle Nazioni Unite. Il Dipartimento di Stato americano ha fatto sapere che "Gli Stati Uniti chiedono nuovamente che i civili siano protetti". "Per i prossimi giorni non prevedo né un cessate il fuoco né un ritiro dell'esercito israeliano di difesa", ha dichiarato il ministro per le Scienze Yaakov Peri, ex responsabile nel settore sicurezza, sul sito web di informazione Walla. "Due o tre giorni non basteranno per finire di distruggere i tunnel", ha spiegato. "Anche se fosse proclamata una tregua umanitaria, noi continueremmo a colpire i tunnel". La speranza che ci fossero spazi di trattativa per un cessate il fuoco era emersa mercoledì sera, al termine della missione in Medio Oriente del segretario Usa John Kerry.Secondo le autorità israeliane e il personale sanitario palestinese, dallo scorso 8 luglio, l'offensiva israeliana in corso nella Striscia di Gaza finora è costata la vita a 746 palestinesi e 35 israeliani.Per protesta contro l'escalation il Brasile ha richiamato in patria il proprio ambasciatore in Israele. "Il governo brasiliano - recita una nota - considera inaccettabile l'escalation di violenza. Condanniamo fermamente l'uso sproporzionato della forza da parte di Israele a Gaza".Intanto, dopo gli Stati Uniti, anche l'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Aesa) ha ritirato la raccomandazione alle compagnie aeree europee, diffusa mercoledì, di evitare l'aeroporto di Tel Aviv.

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