martedì 20 novembre 2012
​Prima le indiscrezioni su un accordo imminente, a partire dalla serata, poi la precisazione di Israele prima 24 ore senza razzi. Sul campo ancora sangue e distruzione: il bilancio delle vittime palestinesi sale a 120 morti. Strage sfiorata a Beersheva. Anche Gerusalemme di nuovo nel mirino. 
REPORTAGE Nell'inferno dei razzi di Giorgio Ferrari
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Spiragli per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. La pressione internazionale ha convinto Israele a congelare l'offensiva terrestre e al Cairo si starebbe avvicinando un accordo per far tacere le armi almeno per 24-48 ore, in attesa di negoziare una tregua di lungo termine. Il presidente egiziano, Mohamed Morsi, ha affermato che la "farsa dell'aggressione israeliana" alla Striscia di Gaza terminerà nella giornata di oggi. E nonostante fonti di Hamas e della Jihad islamica confermino che l'annuncio sarà questa sera dal Cairo alle ore 20 italiane ed entrerà in vigore alle 23, Israele ha chiarito che prima di sottoscrivere qualsiasi accordo per un cessate il fuoco vuole 24 ore ininterrotte di calma, senza il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza. Intanto sul terreno è salito a oltre 120 morti e più di 900 feriti il bilancio dell'offensiva israeliana Pilastro di difesa. Sul fronte opposto è stata sfiorata una strage a Beersheva, località costiera israeliana 40 chilometridall'enclave palestinese. Un razzo di fabbricazione iraniana Fajr 5 ha colpito un autobus che era stato appena abbandonato dai passeggeri, allertati dalle sirene d'allarme. Solo l'autista è rimasto leggermente ferito nell'esplosione. In totale dalla mattinata sono stati lanciati 80 razzi.Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, è rimasto in riunione fino a notte fonda con i suoi principali ministri e ha deciso di congelare per il momento l'offensiva terrestre per dar tempo all'Egitto di mettere a punto i dettagli del cessate il fuoco con Hamas. Il premier israeliano ha avvertito di avere, da un lato, "la mano tesa" e, dall'altro, "la spada", sollecitando i capi di Hamas a scegliere tra le due alternative.Questa sera arriva in Israele Hillary Clinton che domani vedrà il premier Benjamin Netanyahu, prima di proseguire per Ramallah dove sarà ricevuta da Abu Mazen. La presenza in Israele della Clinton e del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon (che ha lanciato un nuovo invito a far tacere le armi) potrebbe coincidere proprio con l'annuncio di un cessate il fuoco di che gli israeliani vorrebbero di durata compresa fra le 24 e le 48 ore per dare il tempo di negoziare una tregua più duratura, per la quale Israele potrebbe concedere un allentamento dell'embargo su Gaza.A Gaza sono in arrivo i ministri degli Esteri di 10 Paesi della Lega Araba più la Turchia per portare la solidarietà ai palestinesi, a conferma della crescente preoccupazione per l'escalation del conflitto. Il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, ha accusato Israele di compiere una vera e propria "pulizia etnica" nella Striscia di Gaza.
 
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