venerdì 16 novembre 2012
​Militanti palestinesi hanno quasi colpito Gerusalemme con un razzo e hanno sparato contro Tel Aviv per il secondo giorno consecutivo. L'aviazione israeliana ha proseguito i raid su Gaza: due vittime. Mobilitati 16 mila riservisti, tank schierati al confine. Il premier egiziano: «Il mondo fermi l'aggressione». 
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I militanti palestinesi oggi hanno quasi colpito Gerusalemme con un razzo per la prima volta da decenni a questa parte e hanno sparato contro Tel Aviv per il secondo giorno consecutivo, in una sfida sempre più temeraria all'offensiva israeliana su Gaza, dopo un tentativo egiziano di mediare una tregua. Gli attacchi sono arrivati poche ore dopo la visita del primo ministro egiziano a Gaza, per denunciare quella che ha definito come una aggressione israeliana. Israele ha iniziato a bombardare Gaza mercoledì con un attacco che ha ucciso il capo militare di Hamas, sostenendo di rispondere al lancio di missili palestinesi sul suo territorio. La polizia israeliana ha riferito che un razzo sparato da Gaza è atterrato nella zona di Gerusalemme, fuori dalla città, senza provocare vittime o danni. Si tratta della prima volta dal 1970 che un razzo palestinese raggiunge le vicinanze della città santa, che Israele rivendica come capitale, e probabilmente provocherà un'escalation degli attacchi. Carri armati e soldati israeliani sono infatti ammassati fuori da Gaza e l'esercito ha detto di aver richiamato 16mila riservisti, segnali di una possibile invasione imminente dell'enclave palestinese dopo 48 ore di raid.Aerei da guerra israeliani, droni e elicotteri hanno spostato il loro obiettivo dalle presunte basi di lancio dei razzi palestinesi alla frontiera settentrionale di Gaza, dove le loro bombe hanno creato corridoi per le incursioni. La mobilitazione non è affatto segreta e i dettagli inseriti sui social media dall'esercito israeliano sembrano essere un chiaro avvertimento ad Hamas per spingerlo alla tregua. "Non è nostra intenzione andare in guerra, e speriamo che questa operazione non richieda un minuto in più del necessario", ha detto il presidente israeliano Shimon Perez. Con almeno 340 lanci di missili da mercoledì, gli israeliani hanno detto di aver distrutto sul almeno 20 razzi Fajr con una gittata di 75 km e dunque in grado di colpire all'interno dello stato ebraico.Intanto oggi l'Egitto ha cercato di aprire un piccolo spiraglio a livello diplomatico per la pace a Gaza, anche se le speranze di vedere rispettato un cessate il fuoco durante la breve visita del premier egiziano nell'enclave sono sfumate immediatamente. Il premier Hisham Kandil è arrivato nella Striscia di Gaza per dimostrare solidarietà ai palestinesi. Israele aveva annunciato che avrebbe sospeso le operazioni militari a Gaza durante la visita di Kandil se Hamas avesse fatto altrettanto. Ma missili lanciati da Gaza hanno colpito diverse zone nella parte meridionale di Israele, la cui aviazione ha risposto attaccando la casa del comandante di Hamas per il sud di Gaza, come riferito da una fonte di Hamas. L'esercito israeliano ha però fermamente negato di aver realizzato attacchi nel periodo di tempo in cui Kandil si trovava a Gaza e ha accusato Hamas di aver violato l'accordo di tre ore. Secondo i medici palestinesi, nell'esplosione della casa sono morte due persone, tra cui un bimbo, facendo salire il bilancio delle vittime palestinesi da mercoledì a 22. Ieri un razzo sparato da Hamas ha ucciso invece tre israeliani. Domani anche il ministro degli Esteri tunisino visiterà Gaza per "fornire tutto il sostegno politico".
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