martedì 30 dicembre 2008
Continuano i raid (il bilancio è di 365 morti), ma diplomazia al lavoro: Olmert esamina proposta di tregua per 48 ore. Frattini: Israele esclude intervento di terra, allo studio risoluzione Onu italo-francese. Nel pomeriggio consultazione telefonica del Quartetto, stasera vertice straordinario dei ministri Ue.
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Israele esclude un attacco di terra, nonostante in queste ore abbia ammassato truppe e mezzi alla frontiera con Gaza. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Franco Frattini riferendo in Senato sulla crisi mediorientale. Frattini, durante un'audizione alla Commissione Esteri di Palazzo Madama, ha detto che il ministro degli Esteri Tzipi Livni in una conversazione con lui e il presidente Shimon Peres in una telefonata con il capo dello Stato Giorgio Napolitano hanno «confermato di non avere intenzione di (lanciare) un attacco di terra». Secondo Frattini, Israele esclude un attacco via terra perché comporterebbe la rioccupazione, seppure temporanea, della Striscia, e soprattutto per le conseguenze «ancora più tragiche in termini di vite umane».Quasi facendo eco alle parole di Frattini, il premier israeliano Ehud Olmert ha annunciato stasera che Israele prenderà in considerazione la proposta francese di un cessate il fuoco di 48 ore, nel quadro di «una valutazione della situazione» che verrà fatta stasera stessa dallo stesso Olmert con il ministro degli Esteri Tzipi Livni e il ministro della Difesa Ehud Barak.Tornando a Frattini, nel suo intervento in Parlamento ha detto che è allo studio in queste ore «una  iniziativa italo-francese» per definire alcuni punti base per una nuova risoluzione da proporre al Consiglio di sicurezza  dell'Onu. «Il Consiglio di sicurezza dell'Onu è l'unico strumento forte, politico e necessario al di là degli appelli», ha spiegato Frattini precisando che, ove si trovasse il consenso necessario, occorrerebbe una nuova convocazione del Consiglio di  Sicurezza in tempi rapidissimi. Le richieste del Libano all'Italia..Frattini ha detto che il primo ministro libanese Fouad Siniora ha chiesto all'Italia «un'azione di pressione politica nei confronti di Israele». Siniora ha detto di aspettarsi che l'Italia ponga «all'attenzione dei principali Paesi del mondo il tema della riconciliazione globale in Medio Oriente che non si limiti solo all'emergenza... ma si estenda a una ripresa dei negoziati tra tutte le parti interessate». Il titolare della Farnesina ha poi sottolineato che l'Egitto «oggettivamente sta svolgendo un'azione importante» sul fronte arabo, tentando tra l'altro di armonizzare il proprio operato con quello della Turchia, che a sua volta, ha precisato, sta svolgendo un «ruolo molto positivo».La situazione sul campo. Israele oggi ha respinto qualsiasi tregua con il gruppo islamico di Hamas e ha detto di essere pronta a "lunghe settimane di azione", nel quarto giorno della sua dura offensiva nella striscia di Gaza.Mentre veicoli blindati e soldati si sono ammassati lungo il confine per una possibile invasione di terra, gli aerei da guerra israeliani continuano a fare pressione con i raid e hanno ucciso 12 palestinesi, incluse una coppia di sorelle di 10 e 12 anni, in attacchi contro obiettivi di Hamas.Funzionari medici hanno fissato il bilancio totale delle vittime palestinesi da sabato scorso, giorno in cui è iniziata l'offensiva, a 365 morti e oltre 1700 feriti. Un'agenzia dell'Onu ha detto che almeno 62 morti sono civili.Gli ultimi attacchi israeliani sono arrivati alcune ore dopo il lancio di razzi da parte di militanti di Gaza che hanno ucciso un soldato vicino al confine e una donna nella città di Ashdod. A sei settimane dalle elezioni politiche che danno per favorito il partito di destra Likud, il governo centrista israeliano ha detto che l'offensiva punta a fermare proprio il lancio di razzi palestinesi, iniziato con la fine della tregua semestrale scaduta lo scorso 19 dicembre.Il primo ministro Ehud Olmert ha affermato che il bombardamento degli obiettivi di Hamas a Gaza è «il primo capitolo di una serie di fasi», già approvate dal gabinetto di sicurezza del governo israeliano. Il ministro dell'Interno israeliano Meir Sheetrit ha detto che «non c'è spazio per un cessate il fuoco» con Hamas fino a che la minaccia dei razzi non sarà stata eliminata. «L'esercito israeliano non deve fermare le operazioni prima di infrangere la volontà dei palestinesi, di Hamas, di continuare a sparare contro Israele», ha detto a Radio Israele.L'esercito israeliano «è pronto per lunghe settimane di azione», ha aggiunto Matan Vilnai, vice ministro della difesa, in un altro discorso pubblico. Addirittura l'esercito israeliano è pronto a lanciare l'operazione di terra contro Hamas a Gaza se sarà ordinato ai militari di farlo, a quanto ha affermato la portavoce dell'esercito.Il portavoce di Hamas Fawzi Barhoum ha esortato i gruppi palestinesi a rispondere usando «tutti i mezzi disponibili» contro Israele, incluse le «operazioni di martirio», intendendo gli attentati suicidi.I missili israeliani oggi hanno distrutto cinque edifici ministeriali e una struttura appartenente alla università islamica di Gaza, secondo quanto riferito da testimoni. Un altro raid a Beit Hanoun, nel nord, ha ucciso due ragazzine che stavano gettando la spazzatura vicino alla loro casa, secondo quanto riferito da sanitari e testimoni. Sono stati distrutti anche un centro sportivo e due campi di addestramento di Hamas e gli aerei israeliani hanno sparato i missili anche contro la casa di un alto comandante del braccio armato del gruppo militante, mentre un altro attacco ha preso di mira gli uffici del gruppo Popular Resistance Committees. Ieri Israele ha dichiarato le aree intorno alla striscia di Gaza «una zona militare chiusa», vietandole ai giornalisti.LA DIPLOMAZIA AL LAVOROConsultazione telefonica del quartetto per il Medio Oriente sulla crisi a Gaza. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon ha in programma una consultazione in 'conference call' con i ministri degli Esteri di Usa, Russia e Ue. All'incontro telefonico tra Ban Ki-Moon e Condoleezza Rice, Sergei Lavrov, Bernard Kouchner e 'Mister Pesc', Javier Solana, parteciperà anche l'inviato per il MedioOriente, Tony Blair. Lo ha reso noto una fonte diplomatica.Vertice starordinario ministri Ue. I ministri degli Esterin dell'Unione Europea terranno nel tardo pomeriggio a Parigi una riunione d'emergenza sulla situazione a Gaza per tentare una mediazione tra Israele e Hamas. Secondo fonti diplomatiche, l'Ue, che non ha mai veramente avuto un forte peso politico in Medio Oriente, chiederà la cessazione immediata dei raid israeliani e del lancio di razzi da parte del gruppo islamista e di consentire l'accesso agli aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza e proporrrà un "ammorbidimento" del blocco contro il territorio palestinese.Ban Ki-Moon: «Stop alle violenze». Il segretario generale dell'Onu ha ieri definito «inaccettabile» l'escalation di violenza in Medio Oriente, esprimendo parole di condanna sia nei confronti di Hamas che di Israele: «Sono profondamente allarmato dalla corrente escalation di violenza all'interno e nei dintorni di Gaza. Questo è inaccettabile - ha detto -. Ho ripetutamente condannato il lancio di razzi contro Israele riconoscendo il diritto di Israele a difendersi. Ma ho anche condannato l'eccessivo uso della forza da parte di Israele». Secondo il leader dell'Onu, «sia Israele che Hamas devono immediatamente i loro atti di violenza e accettare immediatamente il cessate il fuoco». Un appello del segretario generale dell'Onu è stato rivolto poi ai leader internazionali, in modo particolare quelli dei Paesi arabi, ad impegnarsi per la fine delle violenze a Gaza: «Ritengo che i partner internazionali e regionali non abbiano fatto fatto abbastanza. I ministri degli esteri dei Paesi arabi si incontreranno presto per un meeting di emergenza. Li esorto ad agire rapidamente e in modo decisivo per porre fine a questa impasse».La Lega Araba: «Parole dell’Onu insufficienti». Il comunicato del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sull'operazione militare israeliana “Piombo Fuso” contro Gaza è stato però pesantemente criticato proprio dalla Lega Araba: «È insufficiente, così come è da criticare il silenzio americano e di alcune parti occidentali sulla vicenda», ha sostenuto il segretario generale della Lega, Amr Moussa, in una dichiarazione diffusa ieri al Cairo. Moussa ha aggiunto che «c'è una tendenza di alcune parti a credere alle menzogne di Israele, che danno un'immagine niente affatto reale della situazione nei territori occupati. Le affermazioni di Israele sono sbagliate e mancano di precisione – ha insistito - e non giustificano assolutamente i massacri e le uccisioni di civili». Per lo svolgimento dell’annunciato vertice dei capi di Stato arabi tuttavia bisognerà ancora aspettare: secondo lo statuto della Lega Araba, è necessario il sì di due terzi dei 22 membri, almeno 14 cioè, ma fino a questo momento ne sono stati raccolti soltanto nove.
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