lunedì 1 novembre 2010
La Farnesina conferma l'intenzione del titolare degli Esteri di recarsi "prossimamente" nella capitale irachena per cercare di evitare la condanna a morte dell'ex vice-premier e ricorda che comunque i tempi del procedimento giudiziario richiedono "diversi mesi", durante i quali l'esecuzione della sentenza è sospesa.
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«Negli ulteriori contatti intervenuti nelle ultime ore a livello diplomatico tra la Farnesina e le autorità irachene è stata ribadita l'intenzione del ministro Franco Frattini di recarsi prossimamente a Baghdad per favorire la ricerca di una soluzione che possa evitare la condanna a morte di Tarik Aziz e di altre personalità irachene». Lo riferisce una nota del ministero degli Esteri, spiegando che «da parte irachena, nel prendere nota delle particolari sensibilità italiane al riguardo è stato ribadito quanto le più alte cariche irachene avevano già nei giorni scorsi spiegato all'ambasciatore Melani e in particolare che, nel caso in questione, i tempi del procedimento giudiziario richiederanno diversi mesi, in attesa dell'esaurimento dei ricorsi interni, prima della pronuncia definitiva della Corte Suprema. Durante tale periodo l'esecuzione della sentenza a morte rimane sospesa».«Nel corso di tali contatti - prosegue la nota della Farnesina - si è colta l'occasione per esprimere la forte solidarietà alle autorità irachene per l'attentato terroristico perpetrato ieri da al-Qaeda contro la chiesa cattolica di Baghdad e per sottolineare nuovamente la particolare importanza che da parte italiana si attribuisce all rispetto dei diritti e delle garanzie di sicurezza delle minoranze religiose in Iraq ed in particolare della minoranza cristiana».
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