giovedì 11 maggio 2017
Dopo anni di dispute, il Parlamento ha deciso il trasferimento dei resti del “generalissimo” da Valle de los Caidos, dove era sepolto dal 1975, a un cimitero privato. Manca però il «sì» di Rajoy
Il mausoleo di Valle de los Caidos, dove il dittatore Francisco Franco è stato sepolto dopo la morte nel 1975

Il mausoleo di Valle de los Caidos, dove il dittatore Francisco Franco è stato sepolto dopo la morte nel 1975

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La disputa va avanti da anni. E alla fine il Parlamento è stato costretto ad affrontare la questione. Il Congresso dei deputati spagnolo si è pronunciato oggi per il trasferimento dei resti di Francisco Franco dal mausoleo del Valle de los Caidos, dove il dittatore è stato sepolto dopo la morte nel 1975, verso un cimitero privato. I deputati spagnoli hanno approvato una risoluzione non vincolante per il governo resentata dal partito socialista, con l'appoggio di Podemos e Ciudadanos e il voto contrario del Pp del premier Mariano Rajoy. Il Parlamento di Madrid non si era mai pronunciato in questo senso dalla fine
della dittatura del “generalissimo”.

La risoluzione del Congresso, approvata a larga maggioranza, mette in una situazione delicata
il premier Rajoy il cui partito, erede di Alianca Popular fondata dall'ex ministro franchista Manuel Fraga Iribarne, ha votato per il “no”. Spetta infatti ora al governo di Rajoy dare o meno attuazione al pronunciamento del Congresso, che non ha valore vincolante per l'esecutivo. La salma del dittatore riposa tuttora nel faraonico mausoleo scavato nella roccia vicino al monastero dell'Escorial a nord di Madrid che lo stesso dittatore si era fatto erigere, costringendo anche al lavoro forzato migliaia di detenuti politici. Attorno al suo catafalco e a quello del fondatore della Falange spagnolo José Antonio Primo di Rivera sono stati seppelliti per volere del dittatore senza il consenso delle loro famiglie i resti di migliaia di combattenti repubblicani della Guerra Civile del 1936-39. Nessun governo spagnolo, conservatore o socialista, finora ha voluto decidere il trasferimento dei resti del dittatore.

Anche il parlamento di Madrid finora aveva evitato di pronunciarsi sulla questione. Una situazione, ritenuta da molti anomala, ereditata con altri scheletri nell'armadio dalla transizione “morbida” fra franchismo e democrazia concordata dopo la morte del dittatore fra esponenti del regime e nuove forze politiche.

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