giovedì 11 aprile 2013
​Regole ferre per i politici. Battaglia sulle adozioni; il fronte del no si mobilita per il mese prossimo: «Sarà il nostro contro-Maggio francese» (Daniele Zappalà)
Uruguay: approvata legge per i matrimoni gay
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Schiacciato dagli scandali finanziari e dalle critiche alla bozza di legge sulle nozze e adozioni gay, l’esecutivo francese ha cercato nelle ultime ore di difendere la propria reputazione e l’immagine della classe politica nazionale. Ieri, al termine del consiglio dei ministri, il presidente socialista François Hollande ha personalmente promesso, in diretta tv, una «moralizzazione choc» della vita pubblica. Riferendosi all’ex ministro Jérôme Cahuzac, colto in flagrante per un conto segreto svizzero, il capo dell’Eliseo ha ribadito che «le mancanze di un uomo non devono discreditare tutti». In nome della trasparenza, sarà creata «un’alta autorità del tutto indipendente» per vigilare sui patrimoni e i conflitti d’interesse potenziali del mondo politico e amministrativo. I ministri pubblicheranno i propri averi entro lunedì prossimo, mentre per i politici corrotti o evasori si profila il divieto di ricandidarsi.«Contro la grande delinquenza economica e finanziaria», verrà creato un superprocuratore unico simile a quello anti-terrorismo. Potrà contare sulle inchieste di un «Ufficio centrale di lotta contro la frode fiscale e la corruzione». A livello internazionale, Hollande promette invece una lotta senza precedenti contro i paradisi fiscali, chiedendo alle banche francesi di pubblicare tutte le attività delle filiali estere. E lo stesso governo francese stilerà una propria lista dei covi della finanza ombra: «Non esiterò a considerare come paradiso fiscale qualsiasi Paese che non collaborerà con noi», ha insistito Hollande, invitando i partner europei a seguirlo, dato che l’offensiva «deve essere la regola in Europa». Le misure saranno inserite in un progetto di legge previsto il 24 aprile in consiglio dei ministri. Ma già ieri, gli annunci hanno destato la perplessità dell’opposizione e della stessa magistratura. Il capogruppo neogollista all’Assemblea nazionale, Christian Jacob, ha denunciato «misure non all’altezza dello scandalo», ribadendo la richiesta di un rimpasto di governo e quantomeno di un cambio di premier. Altri leader vogliono un referendum o una commissione d’inchiesta sulla “bomba Cahuzac”. Il principale sindacato di magistrati ha invece biasimato «un’occasione perduta», osservando che il nuovo superprocuratore sarà nominato dall’esecutivo.Intanto, dopo le rivelazioni dell’inchiesta giornalistica internazionale Offshoreleaks, anche Le Monde ha «rifiutato fermamente» di comunicare le proprie fonti: «Il contrario sarebbe un attentato alla libertà stessa di esercitare il nostro mestiere in democrazia», recita l’ultimo editoriale. Anche sull’altro fronte che ha sbriciolato la credibilità dell’esecutivo, le proteste contro la bozza di legge Taubira sulle nozze e adozioni gay, sono ore decisive. Se ufficialmente il governo non cede, il braccio di ferro proseguiva ieri al Senato sulle adozioni gay, dopo l’approvazione martedì notte del primo articolo della bozza sulla definizione di matrimonio. L’opposizione ha presentato vari emendamenti contro il diritto alle adozioni plenarie, particolarmente invise ai francesi, come mostrano tutti gli ultimi sondaggi. E il “fronte del no” (che ieri per la prima volta si è visto accettare una propria pubblicità da Le Monde  ha annunciato una nuova manifestazione nazionale di protesta il 26 maggio. «Vogliamo un contro-Maggio 1968», dichiarano certi leader del movimento, forti dell’impressionante successo dei precedenti cortei del 13 gennaio e del 24 marzo.
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