mercoledì 16 ottobre 2013
​Imbarazza il governo Hollande la vicenda di Leonarda, 15 anni, prelevata sul pullman della scuola davanti ai compagni e rimandata in Kosovo insieme alla famiglia. Il primo ministro: «Se c'è stato errore la procedura sarà annullata».
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Bloccati dagli studenti in agitazione stamattina già quattro licei del centro di Parigi in segno di protesta per l'espulsione della quindicenne kosovara che frequentava le medie in Francia.La vicenda di Leonarda, 15 anni famiglia kosovara, da treanni studentessa nell'est del paese con buon profitto, staspaccando la sinistra francese e rendendo ancora più fragile il governo e sta guadagnando ad ogni ora che passa più spazio nella società e sui media francesi.Il ministro nell bufera. Il ministro dell'Interno francese, Manuel Valls, è stavolta nel mirino dei suoi compagni di partito della gauche per la gestione di un delicato caso di espulsione di una studentessa kosovara di 15 anni, mentre si trovava su un pullman della scuola.

Leonarda, 15 anni, ragazzina rom, è stata fermata dalla polizia ed espulsa dalla Francia con tutta la sua famiglia mentre era in gita scolastica. La polizia avrebbe ordinato ai professori di fermare il pullman con gli studenti per portar via l'adolescente, davanti agli occhi dei suoi compagni. La vicenda è stata riportata dal Reseau Education sans Frontieres sul giornale on line Mediapart.I fatti risalgono al 9 ottobre scorso e si sono svolti nell'est della Francia. Il giorno stesso la giovane è stata messa su un aereo per il Kosovo insieme ai genitori e ai cinque fratelli. Leonarda, che parla francese e frequenta regolarmente la scuola da tre anni, risiedeva con la famiglia in un centro di accoglienza per richiedenti asilo nel comune di Levier. Secondo diverse fonti, la famiglia Dibrani viveva ormai in Francia da cinque anni e la sua situazione era sul punto di essere regolarizzata. La vicenda ha scosso i socialisti che si sono detti "sotto shock" per le condizioni in cui la ragazzina è stata fermata e consegnata alla polizia. Valls, nel mirino delle critiche, ha ordinato un'inchiesta e si è così difeso: "Tutti mantengano il sangue freddo e nessuno dubiti neppure per un attimo che le regole del diritto vengono applicate dai miei servizi con intelligenza, discernimento e umanità". "Prima di commentare i fatti bisogna vederci chiaro": così ha reagito il presidente Francois Hollande alla bufera che si scatenando sul suo ministro dell'Interno. A riferire le parole del capo dello Stato è stata laportavoce del governo, Najat Vallaud-Belkacem, dopo il Consiglio dei Ministri. "Esistono delle divergenze su come i fatti si sono realmente svolti". Intanto il segretario generale del partito socialista, Harlem Desir, hachiesto che l'adolescente possa "tornare in classe". Il leader dell'estrema sinistra, Jean-Luc Melenchon, hachiesto le dimissioni di Manuel Valls che per lui "non è degno della Repubblica"."Se c'è stato un errore la procedura d'espulsione sarà annullata": Lo ha promesso oggi il premier francese Jean-Marc Ayrault. I primi dati dell'inchiesta sulle condizioni di espulsione della studentessa, originaria delKosovo, saranno conosciuti "entro 48 ore", ha precisato Ayrault.

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