lunedì 15 maggio 2017
Esponente moderato della destra dei Republicains, il sindaco di Le Havre è stato scelto dal neo presidente Macron per guidare il governo
Cerimonia ufficiale di passaggio di consegne tra il premier uscente Cazeneuve (a sinistra) e il neo primo ministro Philippe (Ansa)

Cerimonia ufficiale di passaggio di consegne tra il premier uscente Cazeneuve (a sinistra) e il neo primo ministro Philippe (Ansa)

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Il nuovo tandem al potere in Francia è servito. Sarà il neogollista Edouard Philippe, 46 anni, il premier che affiancherà il giovane presidente centrista Emmanuel Macron, 39 anni.

Philippe è un deputato uscente dell’ala moderata neogollista (Les Républicains) vicina all’ex primo ministro Alain Juppé. Ma il nuovo premier ha pure trascorsi giovanili nei ranghi del Partito socialista, nella corrente vicina all’ex premier Michel Rocard. Nel percorso politico di Philippe, c’è dunque proprio quel «pluralismo» rivendicato da Macron, che cerca di sedurre l’elettorato moderato di destra e di sinistra per ottenere il mese prossimo una solida maggioranza parlamentare alle elezioni legislative. Altro fattore d’equilibrio: Philippe è sindaco di Le Havre, capoluogo portuale di una regione, la Normandia, spaccata quasi esattamente in due fra destra e sinistra.

Nella biografia del premier, pure una curiosità che di certo non dispiace all’europeista Macron: per ragioni familiari, Philippe ha superato l’esame del baccalauréat, equivalente alla nostra maturità, a Bonn. Proprio in quella Germania dove Macron effettuerà oggi la sua prima trasferta diplomatica per incontrare il cancelliere Angela Merkel. È previsto invece domani l’annuncio dell’intera squadra di governo, ovvero 15 ministri.

Chi è Philippe, il neo premier francese

Nato a Rouen (Seine Maritime) nel 1970, Edouard Philippe è figlio di due professori di francese e ha ricevuto, assieme a sua sorella, quella che lui definisce «un'educazione molto aperta». Dopo aver conseguito la maturità a Bonn, in Germania, dove suo padre dirigeva il liceo francese, si iscrisse a Scienze Politiche per poi frequentare l'Ena, la prestigiosa scuola che forma l'élite politica e amministrativa francese. È avvocato specializzato in diritto pubblico.

Dopo un rapido passaggio fra i socialisti con Michel Rocard, si unisce al campo moderato conservatore di Alain Juppé, di cui diventa presto un fedelissimo collaboratore. È sindaco di Havre dall'ottobre 2010 e deputato della Seine Maritime dal 2012. Nel corso delle primarie della destra è stato portavoce dell'allora candidato sindaco di Bordeaux.

Sposato e padre di tre figli, Philippe è un appassionato di boxe, sport che pratica tre volte a settimana. Da bambino avrebbe voluto diventare direttore d'orchestra «ma non aveva talento», ha confidato in un'intervista a Le Point. Con Gilles Boyer,che ha lavorato con lui al ministero dell'Ambiente sotto Alain Juppé, ha scritto due thriller fantapolitici: L`Heure de vérité nel 2007 e Dans l`ombre, nel 2011. Il suo film preferito è Il padrino di Francis Ford Coppola, che dice di aver visto almeno cinquanta volte. La sua meta preferita è la Sicilia, di cui è innamorato, in particolare Ragusa che definisce «una città magnifica, di cui non si stanca mai», non lontano dalla quale «c'è una spiaggetta dove mi sistemerei volentieri per un lungo periodo».

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