giovedì 3 maggio 2012
​Il presidente francese e lo sfidante sono arrivati più volte allo scontro ieri sera nel corso del loro unico confronto televisivo ma Sarkozy non è riuscito a mettere al tappeto il candidato socialista in vista del ballotaggio di domenica per le presidenziali. I due si sono rinfacciati anche l'amicizia con l'ex premier Berlusconi.
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Il presidente francese Nicolas Sarkozy e lo sfidante Francois Hollande sono arrivati più volte allo scontro ieri sera nel corso del loro unico confronto televisivo ma il presidente uscente non è riuscito a mettere al tappeto il candidato socialista in vista del ballotaggio di domenica per le presidenziali francesi.Hollande, in testa nei sondaggi con un vantaggio che oscilla tra i sei e i dieci punti, è apparso calmo nel corso del dibattito durato quasi tre ore mentre Sarkozy è risultato più spesso teso e agitato. Sarkozy ha incassato un duro colpo martedì quando la leader del partito di estrema-destra Marine Le Pen - che al primo turno ha ottenuto un sorprendente 17,9% di consensi - si è rifiutata di sostenerlo. Le Pen ha detto infatti che voterà scheda bianca, lasciando libertà di scelta ai propri sostenitori; ma ha riservato la maggior parte dei suoi attacchi a Sarkozy. 

"Piccolo calunniatore", "fare la vittima non le si addice": Nicolas Sarkozy e Francois Hollande non hanno lesinato i colpi nella sfida durata quasi tre ore, ieri sera in diretta tv. Una battaglia ad armi pari, moderata da due giornalisti - Laurence Ferrari e David Pujadas - che si sono limitati a scandire il tempo di parola dei due sfidanti, grazie all'uso di un cronometro. Nello studio alle porte di Parigi, Sarkozy e Hollande - che nel corso della diretta si sono anche rinfacciati l'amicizia con Silvio Berlusconi - si sono affrontati su quasi tutto: dall'economia, al rigore nei conti pubblici, dall'immigrazione all'Europa, senza risparmiare i colpi bassi. L'espressione più originale della serata è stata certamente "piccolo calunniatore", il modo in cui Sarkozy ha bollato Hollande quando quest'ultimo lo ha accusato di mettere i suoi amici nei posti chiave delle tv. Ma Sarkozy ha anche sparato a raffica la parola "bugia" contro Hollande, che ha retto bene agli attacchi dello sfidante, riuscendo a non portare il faccia faccia in un "incontro di boxe", come aveva lui stesso auspicato nei giorni scorsi. Hollande ha puntato il dito contro l'"aumento di un milione di disoccupati" e Sarkozy lo ha accusato di "mentire". "Per me dovrebbe essere inaccettabile questa parola - ha ribattuto il socialista - ma nella sua bocca é soltanto un'abitudine...". Dopo 12 minuti, Sarkozy ha rimproverato al socialista di "non aver detto una parola" quando in campagna elettorale dal campo socialista è stato "paragonato a al maresciallo Petain", e allora, ha aggiunto "perchè no a Hitler". Hollande ha replicato secco: "Monsieur Sarkozy, fare la vittima vi riesce male". I due sfidanti hanno anche parlato di Germania. Sarko ne ha approfittato per sferrare un altro attacco contro Hollande. "La Germania - ha detto - ha fatto esattamente il contrario della politica che lei propone". E ha citato alcuni provvedimenti adottati da Berlino ed osteggiati dal socialista, come l'iscrizione dell'equilibrio di bilancio nella costituzione. "Mi ispiro a ciò che funziona, non a ciò che non funziona", ha aggiunto Sarkozy, che si richiama da mesi al modello di Angela Merkel. "Con lei è molto semplice, non è mai colpa sua, c'è sempre un capro espiatorio", ha ribattuto Hollande, aggiungendo: "Lei è sempre contento...". "No, non sono sempre contento", ha ribattuto Sarkozy, aggiungendo che il confronto tv "non è un concorso di barzellette". Il socialista ha quindi sferrato un duro attacco sui conti pubblici: "Il debito è raddoppiato, ecco un risultato della squadra uscente", ha detto il favorito nei sondaggi, prendendo di mira "i regali fiscali" che Sarkozy ha concesso "ai più ricchi". "Noi nel 2017 torneremo all'equilibrio", ha garantito Hollande. Immediata la replica dello sfidante: "Dite che farete dei risparmi, quando promettete 60mila posti di funzionari in più, mentre (noi, ndr.) ne abbiamo tagliati 160mila". E ancora: "Signor Hollande, lei vuole meno ricchi, io voglio meno poveri". "La Francia è insieme alla Svezia il Paese in cui le tasse sono più elevate. Cosa vuole fare? tassare ancora?(...) Per finanziare la sua follia della spesa". È lei ad aver aumentato le tasse di un punto e mezzo. È lei al potere, non io", ha risposto Hollande. Sull'Europa, il socialista è tornato a dire che intende inserire la dimensione della crescita nel 'Fiscal compact'. E anche "Mario Monti, che non ha la mia stessa sensibilità politica - ha puntualizzato - è cosciente che non si può vivere in recessione". I due si sono anche rinfacciati l'amicizia con l'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: "Non è mio amico perché ha auspicato la sua elezione": ha detto Sarkozy a Hollande che aveva parlato di "amicizia" fra il capo dell'Eliseo e il Cavaliere.

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