venerdì 25 novembre 2016
Un uomo armato di coltello ha fatto irruzione nella casa di riposo per missionari di Montferrier-sur-Lez, nel sudovest della Francia. Uccisa una donna all'ingresso
Il puntatore indica Montferrier-sur-Lez, a nord di Montpellier

Il puntatore indica Montferrier-sur-Lez, a nord di Montpellier

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È di una donna morta il bilancio dell'assalto in una casa di riposo per i missionari a Montferrier-sur-Lez, nel sudovest della Francia. L'emittente Bfmtv riferisce che a rinvenire il corpo sono stati i gendarmi francesi, che hanno trovato la donna morta al primo piano: le forze di polizia stanno cercando di individuare l'uomo che, dopo aver fatto irruzione nel ritiro, ora si è dato alla fuga.

L'omicida non è ancora stato identificato, e rimane ancora sconosciuta la motivazione dell'attacco. Finora non ci sono prove che suggeriscono che l'assalto sia legato al terrorismo. Secondo l'emittente locale Europe1 l'uomo, incappucciato, ha legato e imbavagliato la guardia della casa di riposo prima colpirla con tre coltellate. Nonostante le ferite, la donna si è liberata e ha contattato la polizia. Nella pensione vivono 59 monaci e due suore, che sono stati tutti messi in salvo dalla polizia.

Nel fine settimana la polizia francese aveva arrestato sette uomini fra Marsiglia e Strasburgo, cinque dei quali sono ancora in carcere, con l'accusa di aver pianificato attacchi contro siti di alto profilo, parchi divertimento, bar, luoghi di culto e una stazione della metropolitana nei dintorni di Parigi per il 1° dicembre. A luglio scorso due giovani uccisero padre Hamel dopo avere fatto irruzione in una chiesa di Saint Etienne du Rouvray, vicino Rouen.

"Stanotte le nostre preghiere sono per la donna che ha perso la vita in questo attacco", ha scritto su Twitter monsignor Olivier Ribadeau Dumas, segretario generale della Conferenza episcopale francese.

"Ci orientiamo verso una pista locale, qualcuno che era legato a questa casa di riposo. Allo stato attuale dell'inchiesta non c'è alcun elemento che provi un qualsiasi legame con il terrorismo islamico" ha detto il procuratore di Montpellier, Christophe Barret. Il procuratore ha aggiunto che l'uomo ancora in fuga è "molto pericoloso".

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