martedì 7 febbraio 2017
Terza notte di scontri ad Aulnay-sous-Bois. Un poliziotto avrebbe seviziato un 22enne che si era ribellato a un controllo. La visita di Hollande in ospedale.
La protesta delle donne, nella banlieue parigina (Ansa)

La protesta delle donne, nella banlieue parigina (Ansa)

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Terza notte di violenze in una periferia di Parigi. Le proteste sono scoppiate in seguito al pestaggio da parte della polizia di un giovane fermato per un controllo. Ci sarebbe stata addirittura violenza sessuale, con un manganello d'ordinanza.

ll fermo è avvenuto giovedi a Aulnay-sous-Bois. Quattro agenti avrebbero inseguito, picchiato e usato violenza contro il giovane, Theo, 22 anni, durante un controllo di identità degenerato per un diverbio. Il poliziotto accusato di stupro si difende parlando di un "incidente". L'aggressione è avvenuta sotto l'occhio di una telecamera e il video diffuso, che non pubblichiamo per rispetto dei lettori e degli interessati, ha suscitato indignazione.

Sul caso è intervenuto il primo ministro Bernard Cazeneuve, che ha chiesto "fermezza" contro i responsabili delle violenze.

Ieri si è svolta a Aulnay una marcia di sostegno al giovane Theo e di protesta contro la polizia. Oggi le madri del quartiere hanno chiesto che la polizia non stringa più d'assedio la zona.

Le parole del premier Cazeneuve

Bernard Cazeneuve ha chiesto la "massima fermezza" nei confronti delle forze dell'ordine quando si rendono colpevoli di "gravi errori". "Mi rendo bene conto di quanto i poliziotti e i gendarmi siano esposti nella lotta contro il terrorismo e contro le violenze, ma devono comportarsi in ogni momento in modo esemplare", ha dichiarato il primo ministro mentre si trovava all'Assemblea Nazionale. Quando si verificano degli errori deontologici gravi, deve prevalere la massima fermezza verso i responsabili di questi errori", ha detto Cazeneuve. Anche il ministro degli Interni, Bruno Le Roux, ha auspicato che venisse "fatta luce sulle accuse di estrema gravità rivolte agli agenti".

Oggi pomeriggio il presidente Hollande è andato al capezzale di Théo, all'ospedale di Aulnay-sous-Bois, ed è rimasto accanto a lui circa mezz'ora. Dal suo letto d'ospedale, il ragazzo durante la visita di Hollande ha lanciato un appello ai suoi concittadini, "Stop alla guerra" nella banlieue. "So quello che sta accadendo. Amo la mia città e quando tornerò vorrei ritrovarla come l'ho lasciata.
Quindi, ragazzi, stop alla guerra. Pregate per me".

La prova schiacciante della telecamera

Le fasi dell'arresto di Theo sono state filmate da una telecamera di videosorveglianza. Le immagini, che confermano la versione di alcuni testimoni, mostrano un poliziotto "infliggere un colpo di manganello orizzontale a livello del posteriore" del giovane. Un poliziotto è stato incriminato per violenza sessuale, gli altri tre per violenze di gruppo. La diagnosi dei medici conferma la violenza.

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