venerdì 29 aprile 2016
​La cerimonia alla Fontana di Trevi in onore dei perseguitati a causa della loro fede. Il ricordo delle vittime, da Paul Bhatti a don Santoro, fino ai 148 studenti di Garissa. Monsignor Audo, vescovo caldeo di Aleppo: «Si sta cancellando la presenza dei cristiani in Medio Oriente, quali sono gli interessi economici?».

Il martirio delle Chiese d'Oriente. Ma l'Occidente è ancora distratto (C. Eid)
Rosso, come il sangue dei martiri «L'Occidente apra gli occhi»
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​Sono 200 milioni i cristiani pereguitati in tutto il mondo. Dall'Iraq alla Siria, dalla Nigeria al Pakistan, ogni giorno le cronache ci consegnano episodi di discriminazione e violenza. Molte di esse sono riecheggiate questa sera a Roma, davanti alla Fontana di Trevi, che per l'occasione si è tinta di rosso grazie a potenti fasci di luce. Rosso come il sangue dei martiri. Il monumento è rimasto tinto di rosso fino alle 2 di notte, mentre sulla sua superficie sono state proiettate immagini di martirio.

LE ADESIONI, LE PAROLE DI BAGNASCO

All'iniziativa di sensibilizzazione, voluta dalla fondazione di diritto pontificio Aiuto alla Chiesa che soffre, hanno partecipato testimoni d'eccezione, come il vescovo caldeo di Aleppo, monsignor Antoine Audo, mai come in questi giorni città simbolo del dramma dei cristiani in Siria. E sono risuonati i dati di questa violenza: secondo monsignor Audo del milione e mezzo di cristiani che vivevano in Siria prima della guerra ne sono rimasti appena 500mila. Nella sola Aleppo da 160mila fedeli sono scesi appena a 40mila.E proprio monsignor Audo ha preso la parola per primo, chiedendo a Roma e a tutto l'Occidente di aprire gli occhi di fronte all'orrore che da 5 anni vivono gli abitanti della sua città. 300mila persone uccise, 7 milioni di  sfollati, altri 5 rifugiati nei Paesi limitrofi, 2 milioni di bambini privati dalla scuola.

Monsignor AudoI cristiani di Homs non hanno più chiese, quelli di Malula, dove c'erano i santuari più antichi, sono costetti a fuggire... l'elenco dei villaggi cristiani colpiti e  sfollati è lungo. «I cristiani sono un elemento importante nel tessuto siriano, un elemento di stabilità e convivenza; distruggerli significa distruggere il vivere insieme e preparare il terreno per il fanatismo e la legge della sharia», analizza monsignor Audo. Destabilizzare la Siria e dividerla, sacchheggiare i beni dei cristiani, come a Mosul e Ninive, eliminare la loro presenza dal Medio Oriente, questo secondo il vescovo è l'obiettivo degli estremisti. «Che vergogna per l'Europa e le grandi potenze, che lasciano sterminare questa presenza, la tradizione cristiana. Quali sono gli interessi economici delle nazioni in tutto questo?».

Foto SicilianiAlla cerimonia in onore dei martiri cristiani era presente Maddalena Santoro, sorella di don Santoro, assassinato in Turchia nel 2006, che ha ricordato l'eredità spirituale del fratello. Ricordati anche il pachistano Shahbaz Bhatti, primo e unico ministro cattolico nel Paese, le quattro missionarie della Carità trucidate a marzo in Yemen e i 148 studenti dell'Università di Garissa uccisi lo scorso anno in Kenya.

All'iniziativa da Baghad ha aderito anche il patriarca caldeo Louis Sako: «Ci uniremo a voi in preghiera, in comunione e unità con tutto il mondo cristiano», ha scritto Sako in un messaggio.

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