lunedì 12 dicembre 2016
Obiettivo affrontare le cause dell'immigrazione all'origine. Interventi per il lavoro giovanile.
La Ue firma con il Mali il primo accordo per i rimpatri
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L'Unione europea ha firmato con il Mali il primo dei "compact" con i paesi africani per facilitare i ritorni dei migranti le cui richieste d'asilo in Europa sono state respinte. È il primo degli accordi il cui obiettivo è frenare l'immigrazione affrontandone le cause nei paesi di origine e transito. L'accordo è stato firmato ieri, a nome della Ue, dal ministro degli esteri olandese, Bert Koendeers, che già nella primavera scorsa - sotto la presidenza di turno olandese - era stato in Mali, Ghana e Costa d'Avorio per aprire i negoziati.

"Soltanto attraverso questo tipo di cooperazione possiamo affrontare il problema alla radice" ha detto Koenders. La partnership implica l'impegno europeo per rafforzare le capacità dei servizi di sicurezza del Mali, accordi per l'identificazione dei migranti irregolari con l'assistenza di funzionari del Mali in Europa e la fornitura di documenti per il rientro in patria. Inoltre prevede una serie di iniziative per favorire il lavoro giovanile in Mali. "I giovani possono dare un grande contributo al futuro del loro paese. Dobbiamo evitare che i maliani si mettano in cammino verso il nord Africa e l'Europa mettendo a rischio le loro vite finendo nelle mani dei trafficanti di esseri umani" ha aggiunto Koendeers.

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