giovedì 28 febbraio 2019
Il presidente ha posto il veto al progetto che avrebbe reso illegali punizioni fisiche da parte di genitori o insegnanti bollandolo come «una tendenza occidentale» alla quale «resistere»
Il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte (Ansa)

Il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte (Ansa)

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Il presidente filippino, Rodrigo Duterte, ha posto il veto contro un progetto di legge che avrebbe reso illegale per i genitori picchiare i propri figli. La legge avrebbe vietato atti di punizione o di disciplina fisici, umilianti o degradanti nei confronti dei bambini da parte di genitori o insegnanti.

«Sono consapevole che vi sia una tendenza crescente, prevalente nelle nazioni occidentali, che vede tutte le forme di punizione corporale come antiquate», ha dichiarato Duterte al Congresso, spiegando perché non avrebbe promulgato il testo. «Credo fermamente che dovremmo resistere a questa tendenza», ha aggiunto, convinto che i genitori debbano essere in grado di imporre punizioni corporali.

Il presidente, inoltre, ha chiesto l'abbassamento dell'età per la responsabilità penale - oggi a 15 anni - per avere ulteriori margini nella sua lotta contro la droga.

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