mercoledì 26 marzo 2014
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Obama arriva a Roma e dagli Stati Uniti giunge pure, in modo indiretto, l'invito a non tagliare sui nuovi aerei militari F35, che invece il governo Renzi, alle prese con i tagli al bilancio delle Stato, vorrebbe in qualche modo rivedere. Se l'Italia dovesse effettuare ulteriori tagli ai 90 F-35 che il governo Monti si era impegnato ad acquistare (rispetto ai 131 prvisti inizialmente) il costo unitario di ogni avveniristico caccia stealth F-35 saliranno del 2-3%. Questo se saranno confermati anche i rinvii di Canada e Turchia. Lo ha annunciato in un'audizione al Congresso il generale di squadra aerea Chris Bogdan, capo del programma al Pentagono, che ha anche reso noto che l'attesa nuova versione del software attesa da Lockheed Martin potrebbe subire un ritardo da 4 a sei mesi. Bogdan, in un'audizione al Congresso, ha spiegato che la prima versione del software è completa all'80%, e mentre è "piuttosto fiducioso" che sarà completata in tempo per la versione 'B' (quello per il corpo dei Marine e per i 30 che - al momento - l'Aeronautica e la Marina italiana dovrebbe acquistare) ad atterraggio verticale e decollo corto, sarà completata in tempo, o al massimo con un ritardo di 30 giorni. Si tratta di un argomento che Obama affronterà certamente nei suoi incontri con Napolitano e Renzi.
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