sabato 21 maggio 2011
I talebani afghani rivendicano l'attentato. Due kamikaze sono entrati nella struttura e si sono fatti esplodere: il bilancio provvisorio è di almeno sei morti e 23 feriti.
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I talebani afghani hanno sfidato ancora una volta con successo l'imponente meccanismo di massima sicurezza che protegge la "zona verde" di Kabul riuscendo a infiltrare due kamikaze nel centrale ospedale militare, uno dei quali si è fatto esplodere in una tenda dove si trovava un gruppo di studenti che seguivano una esercitazione chirurgica, con un bilancio provvisorio di almeno sei morti e 23 feriti. L'azione è stata immediatamente rivendicata da Zabihullah Mujahid, portavoce degli insorti secondo cui obiettivo erano «gli addestratori stranieri ed i medici afghani che lavorano per loro».Il portavoce dei talebani ha spiegato che due attentatori suicidi, equipaggiati con esplosivo e armi automatiche, hanno superato le barriere della sicurezza e sono riusciti a compiere attentati all'interno dell'ospedale. Secondo Mujahid, i morti sono 51 dipendenti dell'ospedale e i loro insegnanti stranieri, mentre diverse altre persone sono state ferite. Il primo kamikaze ha attivato il suo esplosivo appena entrato nella struttura, mentre il secondo è morto dopo aver combattuto con le forze della sicurezza per circa un'ora e mezza. L'attentato, ha riferito Tolo Tv, è avvenuto poco dopo le 12, quando l'ospedale era affollato di familiari dei militari feriti, in una zona del distretto di Wazir Akbar Khan, a poche centinaia di metri dal ministero della Sanità e dall'ambasciata degli Stati Uniti.Dopo l'azione del kamikaze, ha riferito un medico, vi è stato un fuggi fuggi generale di civili e militari, nel timore di una seconda esplosione. C'è sgomento nelle autorità afghane, perché il commando suicida è riuscito a infiltrarsi nellla zona, nonostante le accurate procedure di identificazione, che comportano, per l'ingresso, un accurato controllo anche fisico e l'ottenimento di un passi speciale.Un portavoce della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato) ha confermato l'incidente precisando che nessun addestratore straniero vi è rimasto coinvolto.IN PAKISTAN ESPLODE CISTERNA: 16 MORTIAlmeno sedici persone sono rimaste uccise a Landikotal, nei pressi del confine di Torkham tra Afghanistan e Pakistan, in seguito all'esplosione di un camion cisterna della Nato diretto in Afghanistan. Lo hanno reso noto fonti ufficiali pakistane. Le vittime sono giovani che si erano avvicinati alla cisterna per raccogliere l'olio che ne stava fuoriuscendo dal camion che era stato attaccato in precedenza. «Il camion cisterna ha preso fuoco dopo l'esplosione provocata da una piccola bomba», una fonte locale. «Gli abitanti del villaggio si sono precipitati sul luogo per raccogliere l'olio che fuoriusciva dal camion danneggiato dopo che l'incendio era stato domato. Improvvisamente le fiamme hanno ripreso vigore e almeno 16 persone, di cui cinque giovani, sono rimasti ustionati». Nella stessa regione venerdì era stato attaccato un altro convoglio con sedici camion, ma nessuno era rimasto ferito. La brigata Abdullah Azzam, gruppo legato ai talebani pakistani, ha rivendicato le azioni. Sempre venerdì era stata lanciata una bomba contro un convoglio del consolato americano a Peshawar che aveva provocato un morto e dodici feriti, tra i quali due americani con ferite minori.
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