lunedì 13 giugno 2011
L'Akp del premier Recep Tayyip Erdogan ha vinto le elezioni parlamentari in Turchia sfiorando per la prima volta la maggioranza assoluta dei voti, che assicura al suo leader il terzo mandato consecutivo. Il premier ha annunciato che lavorerà a una riforma della Costituzione condivisa dall'opposizione. Una bomba è esplosa nel sud-est della Turchia durante una manifestazione pro curdi.
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l partito del premier Recep Tayyip Erdogan ha vinto le elezioni parlamentari in Turchia sfiorando per la prima volta la maggioranza assoluta dei voti che assicura al suo leader un terzo mandato consecutivo alla guida del grande paese in bilico tra Europa e Medio oriente, per il quale costituisce un modello di democrazia e sviluppo.  "Un elettore su due ha votato per l'Akp", ha esultato Erdogan godendo un trionfo dal balcone della sede del suo partito ad Ankara e assicurandosi così altri quattro anni di governo.  Al 100% dello spoglio dei voti espressi alle elezioni parlamentari di ieri in Turchia, il partito Akp del premier Recep Tayyip Erdogan risulta aver ottenuto il 49,83% dei consensi e 326 seggi. Lo riferisce l'agenzia statale turca Anadolu. La principale forza di opposizione (Chp) ha avuto il 25,94% e 135 deputati mentre i nazionalisti (Mhp) il 12,99% con 53 seggi. I parlamentari indipendenti, tutti appoggiati dal partito filocurdo del Bdp, hanno ottenuto il 6,58% dei voti e saranno 36. Per rendere più democratica - come auspicato anche dall'Ue - la Costituzione scritta dopo il colpo di stato militare del 1980, il premier islamico moderato ha annunciato che lavorerà a una riforma condivisa dalle altre tre forze entrate nella Grande Assemblea Nazionale della Turchia: "La nazione ci ha detto di fare la Costituzione attraverso il consenso e i negoziati", ha detto Erdogan, e "faremo la nuova Costituzione con i partiti di opposizione".   Principale forza che gli si oppone si conferma il partito socialdemocratico e di ispirazione laico-ataturkista Chp: il suo nuovo leader Kemal Kilicdaroglu ha fatto aumentare i consensi dal 20,9% al 25,9, con seggi in crescita da 112 a 135 e ha rilasciato dichiarazioni che suonano come 'non faremo sconti". Netta affermazione degli indipendentisti curdi del Bdp con 36 deputati, dieci in più del 2007, interlocutori principali di modifiche costituzionali che vengono incontro alla bellicosa minoranza del sud protagonista di un'annosa insurrezione da decine di miglia di morti.    Nel suo discorso di terza investitura, accanto alla moglie e a una figlia entrambe velate, Erdogan ha assicurato che la nuova costituzione rispetterà tutte le religioni e gli stili di vita laici, aumentando le libertà dei turchi: la democrazia "in Turchia è ormai inattaccabile", ha sottolineato replicando indirettamente alle preoccupazioni del Chp e di qualche osservatore internazionale che paventa tendenze accentratrici e 'presidenzialistè di Erdogan. Una bomba esplosa nel sud-est della Turchia, domenica notte, ha causato il ferimento di 11 persone che festeggiavano la vittoria dei candidati curdi nelle elezioni parlamentari. L'esplosione è avvenuta alle 23 ora locale, nella provincia di Sirnak, vicino al confine con l'Iraq. Il voto ha premiato il partito islamico moderato Akp (Giustizia e Sviluppo) del primo ministro turco Recep Taiyyip Erdogan, che si è aggiudicato la terza vittoria consecutiva, ma senza la forza necessaria per cambiare da solo la costituzione.
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