sabato 9 marzo 2013
Uhuru Kenyatta, accusato dalla Corte penale internazionale di crimini contro l'umanità sarà il prossimo presidente del Kenya. I risultati dovranno ora essere confermati dalla Commissione elettorale indipendente. L'ex premier non ammette la sconfitta e fa ricorso in tribunale contro la proclamazione.
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Il vice premier Uhuru Kenyatta sarà il nuovo presidente del Kenya. Ha vinto al primo turno le elezioni svoltesi cinque giorni fa, ma per un soffio: il figlio del padre della patria, accusato dalla comunità internazionale di crimini contro l'umanità, ha conquistato il 50,03% dei voti, poco di più del 50% necessario per evitare il ballottaggio. Il suo principale concorrente, il primo ministro Raila Odinga, si è fermato al 43,28% dei consensi. I risultati dovranno ora essere confermati dalla Commissione elettorale indipendente. Visto che Kenyatta è risultato vincitore per soli 4.100 voti, il premier keniano non ammette la sconfitta e ha annunciato che ricorrerà in tribunale contro la proclamazione di Kenyatta come nuovo presidente, in quanto considera il conteggio dei voti falsato da brogli diffusi.Diversi governi occidentali avevano avvertito prima del voto che un'eventuale vittoria di Kenyatta avrebbe potuto creare frizioni. L'attuale numero due del governo di Nairobi, così come il candidato alla vicepresidenza William Ruto, è accusato di crimini contro l'umanità davanti alla Corte internazionale dell'Aja per le violenze post-elettorali del 2007. Anche allora Odinga recriminò sostenendo che Mwai Kibaki gli aveva scippato la vittoria. E lo scontro politico sfociò in un massacro in cui furono uccise oltre mille persone. Rimane da vedere se cinque anni dopo le contestazioni saranno presentate solo nelle aule dei tribunali da poco riformati o si estenderanno alle strade
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