Una notte di sorprese che ha ribaltato le previsioni della vigilia e che, all’ora in cui quattro anni fa era già stato annunciato il nome del vincitore, si prospetta ancora lunga. Per ora ad uscire sconfitta dalle urne americane è l’intera industria dei sondaggi che fino a poche ore fa dava Hillary Clinton in vantaggio dai tre ai sei punti percentuali, mentre con circa il 70 per cento dei voti scrutinati, invece, Donald Trump è in netto vantaggio: il New York Times dà le sue probabilità di vittoria a oltre il 90 per cento.

I festeggiamenti all’Hilton di New York, il quartier generale della campagna di Trump, sono già iniziati. Le urla di gioia hanno cominciato a levarsi quando il miliardario ha conquistato la Florida, uno Stato decisivo che i sondaggi assegnavano alla candidata democratica. Lo Stato del Sole è una tappa particolarmente simbolica per il repubblicano: quattro anni fa infatti Barack Obama vi aveva racimolato il 50% dei voti contro il rivale repubblicano Mitt Romney, a cui era andato il 49,1% delle preferenze. E la Florida è arrivata sulla scia della North Carolina e dell’Ohio, altri due stati fondamentali per aggiudicarsi la Casa Bianca.

Alla luce di questi primi risultati, Hillary Clinton ha messo le mani avanti: su Twitter ha scritto una frase che suona quasi come un epitaffio delle sue speranze presidenziali: "Questo team ha molto di cui essere orgoglioso. Qualsiasi cosa succeda questa notte, grazie per tutto". Shock e delusione tra i suoi sostenitori al Javits Center di New York, dove è calato il gelo dopo i risultati che tracciano la strada aperta per Donald Trump verso la Casa Bianca. Così anche se il motto di questi minuti è "it's not over until it's over" (non è finita fino a quando non è finita davvero), in diversi hanno lasciato il centro congressi senza nemmeno aspettare l'arrivo della candidata democratica, né gli ultimissimi risultati.